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APPROVATA LEGGE INFRASTRUTTURE. TERRITORIO OFFERTO COME PREDA PER FINANZIARE NUOVE AUTOSTRADE
di lucmu (del 15/05/2008 @ 12:32:52, in Infrastrutture&Trasporti, linkato 1152 volte)
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con i voti favorevoli del centrodestra, l’astensione del Pd e il voto contrario di Rifondazione, Verdi, Sd e IdV, la legge regionale sulle grandi infrastrutture.
Una legge miope e irresponsabile, poiché assume come bussola e ratio suprema la fretta di fare le grandi opere autostradali, cioè Pedemontana, Brebemi e Tem, senza porsi troppi problemi sul come farle e sul conseguente impatto ambientale e territoriale.
La nuova legge, infatti, non prevede soltanto un potere sostitutivo da parte del Governo regionale rispetto a quello nazionale in caso di ritardi procedurali, ma inserisce con l’articolo 10 una sorta di maxi-deroga agli strumenti urbanistici e paesistici, laddove stabilisce che le concessioni per le infrastrutture, approvate dal Presidente della Regione, possono comprendere anche l’autorizzazione per l’edificazione delle aree limitrofe. E come se non bastasse, la definizione di cosa e dove esattamente si può costruire è talmente ambigua e generica, che praticamente tutto diventa possibile. E l’unico vero criterio per tali interventi diventa così che “i margini operativi di gestione possano contribuire all’abbattimento del costo dell’esposizione finanziaria” dell’infrastruttura.
In altre parole, poiché sono noti e significativi i problemi finanziari che comportano le faraoniche opere autostradali, Regione Lombardia non trova di meglio che offrire come preda il territorio più o meno adiacente il tracciato delle autostrade. Insomma, chi ha capitali da investire in qualche affare immobiliare si faccia avanti, per costruire centri commerciali, autogrill, quartieri residenziali di lusso o quant’altro.
L’impatto diretto e indiretto, presente e futuro delle colate di asfalto sul territorio è già pesantissimo di per sé, sia in termini di inquinamento ambientale, che di consumo del suolo. Ma aggiungerci pure una valanga di edificazioni a latere significa essere lucidamente irresponsabili e abdicare una volta di più a ogni idea di governo pubblico del territorio.
Se il buon giorno si vede dal mattino, oggi Formigoni, con la benevola astensione del Pd, ci ha consegnato un pessimo e preoccupante segnale in vista degli affari miliardari che si scateneranno attorno a Expo 2015.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
qui sotto puoi scaricare il testo della legge approvata (la numerazione della legge è provvisoria)