DL SICUREZZA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA DAL PARLAMENTO. VERSO UNA STRETTA REPRESSIVA
Ieri il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto legge n. 92 del 23 maggio 2008 “recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica”, comprensivo delle modifiche introdotte dal maxi-emendamento della Camera. Il testo approvato è dunque legge dello Stato.
Il decreto legge sulla sicurezza rappresenta tecnicamente un insieme di modifiche di diverse leggi (codice penale, codice di procedura penale, Testo unico sull’immigrazione n. 286/1998 e tante altre) e politicamente una stretta autoritaria e repressiva, specie in materia di immigrazione e diritti e libertà individuali.
Quindi, mentre continuano a mancare canali di ingresso regolare nel nostro paese, si passa a un salto di qualità nella criminalizzazione dell’immigrazione irregolare, di cui l’introduzione dell’aggravante della clandestinità costituisce l’esempio più nitido.
Tuttavia, la volontà di affrontare le questioni sociali anzitutto sul piano repressivo è presente in maniera più generale, come si evince dall’uso delle Forze Armate per compiti di controllo del territorio oppure dai nuovi poteri concessi ai Sindaci –e dunque alle polizie municipali- in materia di sicurezza urbana.
Infine, va sottolineato che il decreto rappresenta soltanto un primo passo, poiché sono in discussione al Parlamento ulteriori provvedimenti, tra cui segnaliamo quello che vuole aumentare il periodo di detenzione amministrativa nei Cpt –la cui denominazione cambia con il decreto in Cie- fino a 18 mesi consecutivi.
In allegato puoi scaricare il testo del decreto convertito in legge dal voto del Parlamento, nonché una breve guida alla lettura proposta dal Sole 24 Ore. Inoltre vi segnalo il commento di Fulvio Vassallo Paleologo, reperibile all’indirizzo http://www.meltingpot.org/articolo13102.html, pubblicato dal sito di Melting Pot Europa.
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