A MILANO OLTRE 100MILA CONTRO LA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA. E DE CORATO INSULTA E MINACCIA
Oltre centomila persone hanno manifestato stamattina a Milano contro la devastazione della scuola pubblica. Un corteo enorme e multicolore, fatto da insegnanti delle elementari, tanti genitori e tante famiglie, studenti medi e universitari. Un fatto straordinario per chiunque abbia occhi per vedere, ma non per gli amministratori di Milano, che sembrano aver deciso di sposare la linea dello scontro frontale di Berlusconi e Gelmini.
Le odierne parole del vicesindaco di Milano, nonché deputato di An, Riccardo De Corato, sono un insulto bello e buono. Per lui oggi c’è stata soltanto una “kermesse” di un’infima minoranza, anzi una “prova di forza reazionaria”. Ovviamente, mai si è sentita da parte sua una sola parola di condanna delle infiltrazioni dei gruppi neofascisti, che ieri hanno provocato a Roma la vile aggressione di piazza Navona, ma che si stanno verificando anche a Milano.
Considerata la straordinaria partecipazione popolare al corteo, e anche i tanti applausi consegnati ai manifestanti dai milanesi che oggi erano al lavoro, potremmo cedere alla tentazione di seppellire con una risata le grottesche affermazioni di De Corato. Tuttavia, c’è poco da ridere quando chi governa una città come Milano non trova di meglio che insultare e minacciare le famiglie, gli insegnanti e gli studenti che si preoccupano per il futuro della scuola pubblica.
Chiediamo pertanto al Sindaco Moratti se il suo vice ha espresso la posizione ufficiale dell’amministrazione comunale oppure no. Così i milanesi sapranno almeno se oltre a preoccuparsi delle minacce del Presidente del Consiglio e dei neofascisti, devono guardarsi le spalle anche dai loro amministratori cittadini.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
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