Ancora uno sgombero di una baraccopoli rom, questa volta a Chiaravalle, e ancora una volta esponenti istituzionali di primo piano del centrodestra esultano in coro. Beninteso, le famiglie rom “allontanate” non sono sparite e supponiamo debbano insediarsi in qualche altro spazio abbandonato e abusivo. E così, il “gioco” della caccia allo zingaro potrà ricominciare da capo.
Infatti, il Comune non ha offerto soluzioni alternative, salvo che alle donne e ai minori, ma com’è ovvio la politica della divisione dei nuclei familiari non funziona, né potrebbe funzionare. In cambio, come il vicesindaco De Corato sottolinea con orgoglio, i sette cuccioli di cane trovati nel campo sono stati sistemati tutti nel canile municipale. Tutto bene, insomma, agli animali la magnanima accoglienza del Comune e agli esseri umani la strada. Non ci potrebbe essere fotografia migliore del grado di involuzione raggiunto dalla vita politica e istituzionale nella prosperosa Milano.
Evidentemente, di risolvere il problema delle baraccopoli e del degrado non gliene frega niente a nessuno. Anzi, fa molto più comodo avere insediamenti rom sparsi in giro, nel più totale abbandono, perché permettono di costruire periodicamente tante belle campagne politiche, assolutamente paganti sul piano elettorale. E’ successo anche a Rho, dove nelle ultime elezioni la Lega ha moltiplicato i suoi voti grazie alla propaganda d’odio e alle promesse di cacciare i rom. Tuttavia, una volta centrato l’obiettivo politico, il neosindaco del centrodestra rhodense ha chiarito immediatamente che lui non intende assolutamente smantellare il campo nomadi.
Chiaravalle sarà presto dimenticato perché arriveranno altri sgomberi. Anzi, si moltiplicheranno all’infinito, specie ora che anche Penati ha deciso di partecipare al “gioco”. E allora, dagli addosso al rom, al clandestino e all’immigrato, tutto quanto con la benedizione del Partito Democratico del Nord e del Patto per Milano Sicura firmato dal Ministro Amato.
La conclusione di tutto questo è prevedibile e per nulla edificante. Le destre continueranno ad accumulare consensi e soprattutto a estendere la loro egemonia culturale, la sinistra moderata si cullerà nell’illusione di poter riconquistare potere istituzionale e rimedierà forse qualche inciucio con Forza Italia e, perché no, con la Lega. La città e i suoi cittadini, invece, dovranno rassegnarsi a un futuro di degrado e precarietà, ben condito con tante videocamere di sorveglianza, migliaia di poliziotti e, quando serve, anche con le transenne contro la birra e i bonghi.
Una prospettiva tutt’altro che rosea. Ora sta alle forze della sinistra, politica e sociale, assumersi le proprie responsabilità e uscire dal torpore e dalla rassegnazione. Questa è la vera scommessa, se non vogliamo morire tutti quanti leghisti.
comunicato stampa di Luciano Muhlbauer