Quando un sistema di potere radicato, ramificato e longevo entra in crisi, travolto dal suo stesso marciume, non è mai un evento tranquillo. Anzi, è sempre un fatto e un moto irrequieto e turbolento, che rischia di trascinare nella propria rovina anche intere parti della società in cui si era insediato. E questo vale anche per il sistema formigoniano-ciellino e, in modo particolare, per il suo indubbio core business, cioè la sanità.
Non è un caso, infatti, che i guai giudiziari più seri che riguardano direttamente Roberto Formigoni abbiano a che fare esattamente con la sanità, nella fattispecie con gli enormi affari che giravano attorno alla Fondazione Maugeri di Pavia e al San Raffaele di Milano. E come sempre accade in Italia –e non solo, beninteso-, che si tratti di malaffare e corruzione oppure di strategie industriali, finanziarie o politiche fallimentari, alla fine della fiera il conto lo dovrebbero pagare quelli e quelle che non hanno alcuna responsabilità nella stato disastroso delle cose, cioè i lavoratori e le lavoratrici.
E così, oggi i dipendenti della Maugeri e del San Raffaele rischiano sia sul piano del salario, che su quello dell’occupazione. Al San Raffele, ad esempio, la proprietà sta prospettando 450 licenziamenti. Che volete farci, dicono dalle direzioni e dalla Regione, perché non ci sono i soldi, ci sono i buchi di bilancio eccetera. Sarà vero, per carità, ma c’è un piccolo particolare: i buchi sono stati creati dal malaffare di qualcuno, che godeva di amicizie e complicità in Regione, la quale peraltro aveva girato in questi anni quantità stratosferiche di denaro pubblico per finanziare queste strutture private. Anzi, sarebbe persino lecito affermare la stessa cosa che di solito –e a ragione- si dice sulla Fiat: cioè, che di fatto il contribuente ha già acquistato quelle aziende più di una volta.
Oggi sicuramente va aperto un nuovo discorso sulla sanità in Lombardia, perché deve finire il drenaggio di denaro pubblico verso interessi privati, e questo riguarda anzitutto chi verrà dopo Formigoni.
Ma nel concreto e nell’immediato occorre schierarsi e mobilitarsi, perché è inaccettabile che a causa del malaffare provocato dagli amici del centrodestra e di Formigoni, debbano essere colpiti i redditi e l’occupazione dei lavoratori, che, anzi, il più delle volte avevano garantito i livelli di assistenza nonostante le ruberie di chi sedeva alla direzione. Già, perché le eccellenze di cui blaterano in continuazione Formigoni e la Lega semmai sono quelle lì, cioè le professionalità e il senso di responsabilità di chi nella sanità ci lavora, e non certo chi ha trasformato il diritto alla salute in un affare per se stesso e i suoi amici.
Quindi, invito tutti e tutte a sostenere le iniziative di mobilitazione dei questi lavoratori e delle lavoratrici, segnalando due iniziative dei prossimi giorni:
Sabato 20 ottobre, dalle ore 9.30, si terrà a Pavia un convegno/confronto sulla Fondazione Maugeri (“Fond. Maugeri...pubblica o privata? Lombardia...Quale modello di sanita?”), promossa da Usb Lombardia:
Interverranno:
Sen. Daniele Bosone – Presidente Provincia di Pavia
Gianfranco Bignamini - USB Lavoro Privato Lombardia
Giulio Cavalli -Consigliere Regione Lombardia - SEL
Angelo Ciocca - Consigliere Regione Lombardia - Lega Nord
Luciano Muhlbauer - già Consigliere Regione Lombardia -PRC
Margherita Napoletano - RSU/USB Ospedale San Raffaele Milano
Daniela Rotoli - RSU/USB Ospedale San Raffaele Milano
Vittorio Pesato - Consigliere Regione Lombardia – PDL
Giuseppe Villani -Consigliere Regione Lombardia – PD
Nazzareno Festuccia – USB Nazionale
Coordina:
Francesco Signorelli - USB – Federazione di Pavia
Mercoledì 24 ottobre ci sarà sciopero nella sanità. A livello regionale è stato proclamato dal sindacato di base Usb lo sciopero di tutto il comparto della sanità pubblica della Lombardia, al quale si aggiunge però lo sciopero del San Raffaele, proclamato dalla Rsu e da tutte le sigle sindacali (Usb, Usi, Cgil, Cisl, Uil), nonché altre proclamazioni di carattere unitario, come all’ASL di Milano e all’ospedale San Paolo di Milano.
Usb ha promosso anche una manifestazione di piazza. Appuntamento: ore 10.00, piazza Duca d’Aosta, a Milano.
in allegato puoi scaricare il programma del convegno di Pavia del 20 e i manifesti che pubblicizzano la manifestazione del 24 ottobre: