Il 14 novembre si sciopera e si manifesta in quasi tutta Europa contro le politiche dell’austerità e della troika. Certo, non è ancora lo sciopero europeo che ci vorrebbe, ma forse conviene vedere il passettino avanti, il bicchiere mezzo pieno. Già, perché è la prima volta da quando è esplosa la crisi che si realizzano degli scioperi generali contestuali in diversi paesi europei, cioè in Portogallo, Spagna, Grecia e Italia. In altri paesi del continente, invece, non si sciopera e ci saranno soltanto delle manifestazioni (sempre più tiepide man mano che si va verso nord).
La giornata del 14 novembre era nata dalla decisione della Ces (Confederazione europea dei sindacati) di promuovere una giornata europea di mobilitazione (vedi European Day of Action and Solidarity), ma poi è andata velocemente oltre, non solo a causa della proclamazione simultanea di scioperi da parte di alcuni sindacati aderenti, ma anche in conseguenza della convergenza di altri settori sociali e forze sindacali su quella giornata.
Ma arriviamo a noi, cioè alle mobilitazioni milanesi del 14, e cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sugli scioperi e sugli appuntamenti, visto che c’è un po’ di confusione in giro.
Anzitutto, per quanto riguarda gli scioperi, la situazione è la seguente:
- la Cgil, confermando la sua timidezza nei confronti del governo Monti, ha proclamato uno sciopero generale di sole 4 ore, salvo nella scuola, nel pubblico impiego e nel commercio, dove lo sciopero è invece per l’intera giornata, mentre il trasporto aereo e il trasporto pubblico locale sono esclusi dallo sciopero;
- la Confederazione Cobas, da parte sua, ha proclamato lo sciopero generale di tutte le categorie per l’intera giornata (per dettagli vedi sito Cobas), così come ha fatto l’Usi;
- inoltre, per quanto riguarda il solo comparto scuola, oltre alle proclamazioni di cui sopra, ci sono anche gli scioperi indetti, da Cub-Scuola e Unicobas-Scuola.
- sul piano milanese ci sono, poi, anche adesioni allo sciopero di altre sigle, specie in enti e aziende con vertenze aperte (Usb Regione Lombardia, tutti i sindacati del S. Raffaele, Usb Legnano ecc.).
Insomma, alla fine della fiera, la copertura per scioperare c’è in tutti in settori del pubblico e del privato (ahinoi, con le solite esclusioni di fatto, dovute al ricatto della precarietà o peggio).
Per quanto riguarda gli appuntamenti di piazza a Milano, la situazione è la seguente:
- alle ore 8.30, a Palestro, c’è il concentramento del corteo della Cgil, che terminerà poi in Duomo;
- a partire dalle ore 7.30, i lavoratori e la Rsu del San Raffaele in lotta contro i licenziamenti saranno in presidio davanti all’ospedale e verso le 8.30 circa si muoveranno in corteo in direzione p.le Loreto, dove a partire dalle ore 9.30 ci sarà il concentramento promosso dal Coordinamento lavoratori della sanità.
Se avete integrazioni, rettifiche o altre notizie sulla giornata del 14 a Milano o dintorni, per favore usate lo spazio commenti.
Ci vediamo in piazza.
Luciano Muhlbauer