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BUONE FESTE A TUTTI E TUTTE, SOPRATTUTTO AI LAVORATORI IN PRESIDIO DELLA JABIL E DEL SAN RAFFAELE
di lucmu (del 21/12/2012 @ 14:05:06, in Lavoro, linkato 940 volte)
Un altro anno di crisi è terminato senza che si manifestasse quella famosa luce in fondo al tunnel, che gli ideologi dell’austerità amano evocare. E così, anche quest’anno sono feste amare per molti e molte e non è certamente facile farci gli auguri per l’anno che viene.
Eppure, anche in questo 2012 c’è stato chi non si è arreso o rassegnato, per convinzione o per necessità. Che fosse per difendere il posto di lavoro, il reddito o i diritti e le libertà dei lavoratori, dalle fabbriche alle cooperative nella grande distribuzione, oppure che fosse per fermare lo smantellamento della scuola pubblica o la devastazione del territorio, in ogni caso quelle lotte, quegli uomini e quelle donne, hanno rappresentato e rappresentano un raggio di luce.
Quindi i miei auguri sono anzitutto per loro, perché in fondo rappresentano una speranza di futuro per tutti e tutte.
Le lotte, però, non si fermano neanche in questi giorni, vanno avanti anche sotto le feste. Anzi, forse rischiano pure un supplemento di solitudine. Quindi, ricordiamoci di chi presidia o manifesta, di chi si batte, di chi non può permettersi di fermarsi neanche per le feste. E se possiamo, portiamo un po’ di solidarietà.
Non è possibile fare l’elenco esaustivo, ahinoi, nemmeno limitandoci all’area metropolitana milanese. Quindi, ricordo soltanto due situazioni, due luoghi di lavoro che sono presidiati anche sotto le feste, e che forse possono rappresentare anche le altre:
 
Anzitutto il presidio degli operai e delle operaie licenziati dalla Jabil di Cassina de’ Pecchi. Per loro è addirittura il secondo natale in presidio -nel corso dell’anno avevano dovuto respingere anche un tentativo di sgombero violento- e questo fatto la dice lunga sulla loro straordinaria determinazione e dignità.  
Non è difficile raggiungere il presidio. Si trova all’ingresso dello stabilimento, a Cassina de’ Pecchi, sulla Strada Padana Superiore, al km 158.
 
Il secondo è il presidio dei lavoratori e delle lavoratrici del San Raffaele di Milano. Si trova  all’ingresso dell’ospedale, in via Olgettina 60, e i lavoratori sono lì giorno e notte sin dal 1° novembre scorso, cioè da quando il nuovo proprietario privato ha esplicitato di volere 244 licenziamenti. In altre parole, il prezzo del prolungato malaffare di Don Verzé e degli amici di Formigoni ora lo dovrebbero pagare i lavoratori…
Forse li vedrete anche in giro per Milano sotto le feste, perché non si limiteranno al presidio. Per il calendario delle iniziative cliccate qui.
 
Con questo spirito auguro a tutti e tutte buone feste e che il 2013 ce la mandi buona!
 
Luciano Muhlbauer