Si parte con la campagna elettorale per le elezioni regionali lombarde che si terranno il 24 e il 25 febbraio. Finalmente, direi, perché in realtà siamo noi, cioè quelli e quelle che vogliono voltare pagina dopo quasi 18 anni di formigonismo, che non eravamo ancora partiti, mentre loro, cioè quelli che vogliono che nulla cambi, sono partiti da tempo. Anzi, non solo sono partiti, ma hanno anche già chiuso i battenti del teatrino padano, rifacendo esattamente la medesima alleanza che ha malgovernato la Lombardia fino ad oggi, cioè Lega-Cl-berlusconiani-postfascisti.
Non sarà facile cambiare le cose in Lombardia, perché loro, nonostante scandali, corruzioni e ‘ndrangheta, sono ancora forti e, soprattutto, disposti a qualsiasi cosa pur di non mollare potere, privilegi ed interessi affaristici. Non sarà facile, appunto, ma è possibilissimo questa volta, a patto che ci diamo una mossa, che ci crediamo e che di-mostriamo di fare sul serio.
E non sarà nemmeno sufficiente vincere nelle urne per cambiare le cose, perché 18 anni sono tanti anche per chi ha subito il potere delle destre. Ci vorrà una bella dose di innovazione, ma soprattutto di capacità di far irrompere nel “palazzo” gli interessi, le esigenze e le aspirazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, dei precari, di chi il lavoro l’ha perso e di chi lo sta cercando, dei movimenti e della cittadinanza attiva. In altre parole, ci vorrà una sinistra credibile e forte o, detto molto più semplicemente, una sinistra che faccia il suo mestiere. E anche questo è possibile, perché questa volta c’è qualcosa di nuovo, cioè la lista nata dall’esperienza delle primarie lombarde animata da Andrea Di Stefano: si chiama “Etico – Per un’altra Lombardia - A Sinistra” (vedi http://www.perunaltralombardia.it/).
Il simbolo è nuovo, il nome anche. Ma ci abitueremo, anche perché a guardare bene quel simbolo non è male, anzi è pieno di storia e significati. E soprattutto abbiamo finalmente qualcosa di nuovo a sinistra che unisce, invece che dividere, anche se purtroppo non è riuscito ad unire tutto quello che si poteva. Pazienza, non servono le polemiche, serve andare avanti, perché la strada è quella giusta, e così, spero, domani riusciremo a fare quello che non siamo riusciti a fare oggi.
Abbiamo dunque la possibilità di chiudere con questi 18 anni di Formigoni in Lombardia e abbiamo la possibilità che nella coalizione che sostiene la candidatura a presidente di Umberto Ambrosoli ci possa essere una presenza non marginale, ma significativa della sinistra politica e sociale. Io penso che dobbiamo giocarcela, che dobbiamo provarci, seriamente.
Per quanto mi riguarda, ho deciso di fare la mia parte, candidandomi a consigliere regionale per la lista “Etico – Per un’altra Lombardia - A Sinistra” nel collegio di Milano (che coincide con il territorio della provincia).
Per ora c’è solo questo mio annuncio, ma a breve arriveranno anche un po’ di materiali per la campagna elettorale. Forse qualcosa già domani. Anche questo blog cambierà un po’, con una parte dedicata proprio alla campagna elettorale. E altre cose ancora.
Luciano Muhlbauer