La richiesta alla Regione da parte del Presidente della Provincia di Milano, Penati, di rifinanziare la legge regionale n. 77 del 1989, relativa alle “popolazioni nomadi e semi-nomadi”, è totalmente condivisibile.
Da tempo la maggioranza di centrodestra in Regione boicotta l’applicazione della legge, negando anno dopo anno anche solo un euro di finanziamento. Rifondazione Comunista e tutta l’Unione hanno chiesto ripetutamente che venisse rifinanziata, l’ultima volta poche settimane fa, in occasione della discussione del bilancio regionale. Ma la maggioranza di centrodestra, trainata dal grido di guerra leghista “neanche un euro ai rom”, ha sempre respinto mozioni e ordini del giorno.
La legge regionale non è sicuramente perfetta, poiché è figlia del suo tempo e pertanto non fuoriesce dalla logica dei “campi”. Tuttavia, qualora applicata, sarebbe un prezioso strumento per liberare risorse economiche per gli enti locali che intendono promuovere politiche di accoglienza e azioni di inserimento.
Invece, la Regione ignora l’esistenza di quella legge e diserta irresponsabilmente la collaborazione interistituzionale, che invece Provincia e Comune di Milano stanno tentando di avviare. Anzi, la maggioranza di centrodestra, sempre su iniziativa della Lega Nord, propone ora persino una modifica della legge sul territorio, che vorrebbe imporre a ogni ente locale il consenso preventivo dei “comuni limitrofi” all’insediamento di popolazioni rom. In altre parole, una vera e propria azione di sabotaggio dell’esile filo di dialogo e collaborazione tra Provincia e Comune.
Rifondazione Comunista ribadisce la sua convinzione che vada costruita una nuova politica, oltre l’emergenza e oltre la logica dei “campi nomadi” per popolazioni che in larga parte non sono nomadi da generazioni. Ma, allo stesso tempo, valuta positivamente il piccolo segnale di cambiamento che oggi rappresenta l’accordo tra Provincia e Comune. Per questo non possiamo che essere preoccupati dal comportamento di Regione Lombardia e rinnoviamo il nostro invito a Formigoni di emanciparsi dal diktat strumentale e xenofobo della Lega, sedendosi invece al tavolo interistituzionale, rifinanziando la legge regionale e rinunciando alla modifica della legge sul territorio.
comunicato stampa di Luciano Muhlbauer