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NON SOLO LAMBRETTA, ORA ARRIVA ANCHE LO SGOMBERO DI ZAM
di lucmu (del 11/06/2014 @ 14:45:46, in Movimenti, linkato 1290 volte)
È ancora freschissimo l’annuncio che il Lambretta sarebbe stato sgomberato entro l’inizio dell’estate ed ecco che arriva già la prossima tegola, inattesa per praticamente tutti: verrà sgomberato anche Zam. E tra non molto, probabilmente prima del Lambretta.
Una vera e propria escalation di sgomberi a Milano, insomma.
Tornerò sull’argomento con qualche ragionamento più approfondito nei prossimi giorni. Per ora riproduco qui il comunicato di Zam sullo sgombero imminente. Per tenervi aggiornati sull’evolversi della situazione e sulle iniziative di sostegno a Zam e Lambretta, vi consiglio di consultare periodicamente il sito MilanoInMovimento.
 
Solidali e complici con Zam.
 
Luciano Muhlbauer
 
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Il comunicato di Zam:
 
Il nostro amore va al di là di questi muri
 
Duro il risveglio del 9 Giugno, a un anno dallo sgombero di via Olgiati e dalla nuova occupazione in largo Don Gallo (ex-piazza S. Eustorgio), la notizia arriva e varca i cancelli della Zona Autonoma Milano: sgombero. Imminente.
Non più voci di precarietà, ma la certezza di un intervento nei prossimi giorni.
Uno sgombero che ci viene giustificato con motivazioni legate all’instabilità dell’edificio, con la pavida copertura dell’amministrazione che si nasconde dietro tecnicismi strumentali.
Quando decidemmo di entrare in questa scuola, ormai in disuso da anni, per la cura e la salvaguardia di noi tutti facemmo ispezionare l’edificio da diversi architetti e ingegneri strutturisti che ne decretarono la stabilità.
Certo la vostra burocrazia, fatta di carte e firme strumentalizzabili e modificabili a vostro piacimento, vi consegna l’arma dietro la quale come amministrazione potete nascondere tutta la vostra incapacità: quando non si sa parlare di politica si parla di crepe nei muri.
Questa scelta avviene in una Milano che si prepara ad EXPO e la grande macchina prosegue il suo percorso distruttivo.
In aggiunta a debito, cemento e precarietà si avvia una silenziosa e consensuale normalizzazione della città, basta ripercorrere i 3 anni di questa giunta per capire che più di 15 sgomberi di spazi sociali e decine di sfratti sono il “giusto” processo per creare una città a misura di EXPO, una città vetrina.
Le stesse logiche del governo Renzi ci mostrano che in tutt’Italia l’autorganizzazione e le lotte sociali sono sotto pesante attacco, partendo dalla repressione del movimento per il diritto all’abitare di Torino, fino all’ultimo sgombero del centro sociale Buridda a Genova: i tentacoli istituzionali stringono la presa.
Tutto questo per dirvi che la Zona Autonoma Milano resiste e resisterà ai vostri tentativi di normalizzazione, ai vostri sgomberi, alla vostra totale incapacità di gestione del nostro territorio.
Porteremo con noi il nostro guscio, le nostre idee, i nostri progetti e i nostri sogni. La bellezza e l’importanza di tutto ciò che siamo non si può sgomberare e sappiate,che il nostro amore va al di là di questi muri.
 
#crollateprimavoi
Zona Autonoma Milano