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APPROVATO IN AULA IL PRERP 2007-2009
di lucmu (del 05/12/2006 @ 23:35:09, in Casa, linkato 1158 volte)
Oggi il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza, con il voto contrario di Rifondazione Comunista, il Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica (Prerp) 2007-2009.
Avvio della ritirata del pubblico e apertura dell’edilizia residenziale pubblica sia ai criteri di gestione privatistici che direttamente al privato. Sembra essere questo il messaggio di fondo del centrodestra lombardo con l’approvazione del Prerp 2007-2009, che comporta un taglio secco delle risorse per le case popolari.
I numeri parlano chiaro. Il programma triennale precedente disponeva di quasi 1.200 milioni di euro complessivi, mentre ora si stanziano appena 512 milioni, comprensivi peraltro dei fondi statali. Una riduzione che colpisce quasi esclusivamente gli investimenti per la realizzazione e la riqualificazione degli alloggi, investimenti che scendono così dagli 810 milioni di prima ai miseri 233 di oggi.
Ci pare davvero incredibile che tutto questo possa avvenire esattamente nel momento in cui si sta marciando diritto verso una nuova emergenza abitativa, come rilevano tutti gli indicatori esistenti, nonché le segnalazioni dei sindacati inquilini e della stessa Anci Lombardia. Perché vi è una crescente insufficienza dell’offerta abitativa rispetto alla domanda, in particolare per quanto riguarda quella parte di edilizia destinata ai settori sociali più disagiati.
E non regge nemmeno la motivazione che non ci sarebbero i fondi. Beninteso, siamo consapevoli che c’è un problema di finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica, ma poi basta spulciare velocemente il bilancio regionale per scoprire, per esempio, che per lo stesso periodo sono stati stanziati senza battere ciglio 470 milioni di euro per la nuova e superlativa sede amministrativa della Regione. No, non siamo di fronte a una semplice difficoltà oggettiva, bensì a una scelta politica ben precisa.
Scegliere la strada del ritiro dell’intervento pubblico è un grave errore politico che si ripercuoterà negativamente sulle fasce sociali più deboli. E così, ancora una volta, l’impeto privatizzatore di Formigoni ha la meglio sui bisogni sociali. Rifondazione Comunista si è opposta oggi e continuerà farlo, a partire dalla discussione del bilancio regionale, dove chiederemo nuovamente di destinare i fondi necessari alla realizzazione e riqualificazione delle case popolari.
 
comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui puoi scaricare l'Ordine del Giorno del Prc sulla partecipazione nei contratti di quartiere che è stato approvato oggi in aula