LEGGE TERRITORIO: FORMIGONI SI PRESENTI IN CONSIGLIO OPPURE RIMANGA A ROMA PER SEMPRE
Apprendiamo ora che il presidente-senatore Formigoni considera le critiche alla sua leggina sul territorio “strumentali”, senza nemmeno prendersi il disturbo di entrare nel merito del problema o di ritenere necessaria la sua presenza in Aula martedì prossimo. Complimenti, davvero, considerato che non perde occasione per proclamare ai quattro venti la sua premura per gli interessi della Lombardia.
Capiamo che Formigoni è talmente occupato a parlare di se stesso e del suo personalissimo referendum che non gli avanza molto tempo. Tuttavia, vorremmo ricordargli che le accuse e le critiche al pdl sono puntuali e circostanziate e che giungono non soltanto dai consiglieri dell’opposizione, ma anche dal Comune di Monza e dalla società civile.
I due mostriciattoli che si nascondono nel provvedimento, il regalo edilizio a Paolo Berlusconi e la norma anti-moschee, sono una indecenza palese. Eppure nelle lunghe settimane di discussione in Commissione l’assessore Boni ha rifiutato categoricamente ogni dialogo esattamente su questi due punti. Ecco perché l’opposizione ha presentato oltre 800 emendamenti e sta attuando l’ostruzionismo.
Formigoni si assuma le proprie responsabilità e si presenti dunque in Aula martedì prossimo a difendere la sua leggina, sempre che non consideri troppo imbarazzante esporsi in prima persona per un costoso favore a Paolo Berlusconi e per imporre il permesso di costruire per poter pregare. Ma in tal caso ci faccia un favore: sia coerente e scelga di rimanere a Roma a fare il senatore.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
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