Oggi i Consiglieri Regionali di Rifondazione Comunista, Mario Agostinelli, Luciano Muhlbauer e Osvaldo Squassina, hanno depositato un progetto di legge regionale sulle modalità di accesso alla previdenza integrativa, che prevede l’obbligatorietà dell’acquisizione del consenso del lavoratore per il trasferimento del Tfr ai fondi pensionistici complementari.
Il decreto legislativo che il Governo prepara per il trasferimento del Tfr ai fondi pensionistici integrativi, sulla base della legge 243/2004 non rappresenta soltanto un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori, ma contiene altresì il meccanismo truffaldino del silenzio-assenso. Ovvero, se il lavoratore non dichiara esplicitamente e di sua iniziativa di non voler trasferire il suo Tfr, rischia di svegliarsi una bella mattina e scoprire che la sua liquidazione non c’è più. Insomma, oltre il danno, anche la beffa.
Il pdl presentato oggi da Rifondazione in Consiglio Regionale della Lombardia prevede invece l’obbligatorietà della corretta informazione e l’acquisizione del consenso esplicito del lavoratore da parte delle imprese.
In pratica, senza assenso, niente trasferimento. Una norma elementare di trasparenza e democrazia, si direbbe, ma non sembra pensarla così il Governo, visto che cerca di sottrarre la liquidazione ai lavoratori, senza nemmeno l’obbligo del consenso.
L’articolo 117 della Costituzione, così come riformato, riconosce alle Regioni competenza concorrente in materia di previdenza complementare e integrativa. Di fronte all’inaccettabilità di quanto previsto dal Governo riteniamo quindi imprescindibile che la Regione intervenga con le proprie competenze, affinché venga tutelato adeguatamente il sacrosanto diritto di ogni lavoratore di poter decidere liberamente e senza raggiri sul destino del suo Tfr.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui puoi scaricare il testo del pdl