Come ogni primavera a Milano si ripropone il medesimo problema e centinaia di rifugiati politici e profughi di guerra, presenti regolarmente nel nostro paese, finiranno per strada.
Ebbene sì, perché l’Italia, sprovvista tuttora di una legge organica sul diritto d’asilo, concede ai profughi il permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma poi si disinteressa sostanzialmente della loro sorte. E così, i profughi si trovano a dormire nei parchi cittadini o nelle aree dismesse, spesso in condizioni allucinanti e comunque indegne di un paese che si pretende civile.
Quando arriva l’inverno e il freddo, il Comune di Milano apre le porte dei dormitori pubblici e accoglie per la notte almeno una parte dei profughi presenti in città. Ma non appena arriva la primavera, cioè il 31 marzo, quando finisce la cosiddetta “emergenza freddo”, quelle persone finiscono di nuovo per strada.
Insomma, la vicenda dei profughi di via Lecco –vi ricordate?- di due inverni fa, sembra non aver insegnato nulla all’amministrazione comunale. E tutto continua come prima.
Per questo motivo, il Naga e il Sicet hanno indetto per il 27 marzo un presidio davanti al dormitorio di via Barzaghi, dalle ore 8.00 alle ore 11.00, al fine di chiedere una soluzione per i profughi.
Se potete, andateci.
Di seguito, il testo di convocazione del presidio di Naga e Sicet:
DAL 31 MARZO CENTINAIA DI RIFUGIATI POLITICI FINIRANNO IN STRADA
Alla fine del mese infatti chiuderanno le strutture predisposte dal Comune di Milano per “l’emergenza freddo” e da allora centinaia di persone attualmente ospitate non avranno altre soluzioni che dormire nei parchi e nelle stazioni.
In particolare, al Centro della Protezione Civile di via Barzaghi attualmente hanno un posto letto, sotto un tendone, decine di rifugiati politici e alcuni godono di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Ma anche gli altri dormitori di via Saponaro e di via Ortles termineranno questo servizio.
Il Comune di Milano non predisporrà nessuna struttura alternativa per questi cittadini fuggiti dalla guerra e dalla repressione dei loro paesi d’origine.
A Milano atuttalmente c’è una lista d’attesa di tre mesi e si stima che ci sia un fabbisogno di oltre 300 posti letto solo per accogliere i rifugiati afgani, somali, iraniani, togolesi, etiopici, eritrei e sudanesi.
IL SICET E IL NAGA CHIEDONO CHE LA STRUTTURA DI VIA BARZAGHI RIMANGA APERTA FINO AL REPERIMENTO DI UNA SISTEMAZIONE IDONEA A TUTTI I RIFUGIATI POLITICI RICONOSCIUTI DAL MINISTERO DEGLI INTERNI.
IL SICET E IL NAGA CHE DA TEMPO SEGUONO LE VICENDE DI QUESTI MIGRANTI FORZATI INDICONO UN PRESIDIO DAVANTI IL DORMITORIO DELLA PROTEZIONE CIVILE IN VIA BARZAGHI 2 GIOVEDI’ 27 MARZO DALLE ORE 8 ALLA 11 PER SOTENERE QUESTA RICHIESTA DI CIVILTA’ E PER INFORMARE L’OPINIONE PUBBLICA MILANESE DEL DRAMMA DI CENTINAIA DI PERSONE CHE DAL 31 MARZO RIMARRANNO IN STRADA.
Naga - Centro Har - via Grigna 24, Milano
Sicet: ufficio consulenza, via Grigna 20, Milano
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