Formigoni predica bene, ma razzola male. Mentre risuonano ancora le sue parole di mezza presa di distanza dallo sgombero della baraccopoli della Bovisasca, stamattina è piombato in Consiglio un provvedimento della Giunta regionale, di segno diametralmente opposto.
Infatti, la Commissione II era chiamata ad esprimere il suo parere sulla delibera di Giunta che definisce “criteri e priorità per l’assegnazione del finanziamento ai progetti in materia di sicurezza urbana” per il biennio 2008-2009. In altre parole, si tratta dei finanziamenti regionali da destinare alle polizie municipali, in base ai progetti presentati dagli enti locali, dall’importo compreso tra 30mila e 500mila euro.
Ebbene, la delibera introduce una novità rispetto al biennio precedente, cioè la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei progetti finanziati in base a una serie di indicatori. E che indicatori! Infatti, accanto a quelli sacrosanti, come il numero di controlli di sicurezza sui luoghi di lavoro o quello dei controlli con l’alcooltest, abbiamo trovato delle voci più che sconcertanti, come il “numero di sgomberi di campi nomadi effettuati” e il “numero di soggetti irregolari extracomunitari fotosegnalati”.
E allora cerchiamo di capirci. Per fare punteggio e avere una valutazione positiva dell’investimento, le vigilanze urbane dovrebbero sgomberare tanti rom - a prescindere da dove finiscono- oltre che rincorrere tutte le persone con sembianze non italiane e fotografarle, nella speranza di individuare tanti irregolari. Altro che sicurezza urbana, qui siamo all’istigazione alla xenofobia istituzionale!
E tanto per ribadire il concetto, il documento elencava, sotto la voce “sviluppo di iniziative per interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale”, i seguenti acquisti finanziabili: “monitor, videoproiettori, videocamera digitale, macchina fotografica digitale”. Cioè, l’inserimento sociale si fa con le foto segnaletiche?
Che non si trattasse di bazzecole, è stato poi confermato dal diffuso imbarazzo che si è fatto largo in Commissione in seguito alle nostre veementi proteste. E così, è seguito lo stralcio totale dell’indicatore sugli immigrati da fotosegnalare, la riscrittura di quello sugli sgomberi, con la sostituzione del criterio etnico “campo nomadi” con quello di “insediamenti abusivi”, e la cancellazione delle videocamere e macchine fotografiche dagli strumenti finanziabili per il “reinserimento sociale”. Una scelta condivisa all’unanimità dalla Commissione, compresi i consiglieri di Lega e An.
La nostra opinione sull’insieme del provvedimento rimane negativa, poiché si continua a stimolare la trasformazione delle vigilanze urbane in una sorta di polizia del sindaco. Ma aver evitato l’introduzione dei criteri etnici voluti dalla Giunta regionale è sicuramente una piccola vittoria di civiltà, che fa onore al Consiglio.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer