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SANITÀ LOMBARDA: PRECARIO OLTRE IL 50% DEI RICERCATORI. PRESENTATA INTERPELLANZA
di lucmu (del 20/05/2008 @ 14:40:19, in Lavoro, linkato 1076 volte)
La piaga del precariato non conosce proprio confini, regnando sovrana persino nei luoghi che la vulgata ufficiale chiama di ”eccellenza”. Ed è il caso anche della ricerca biomedica in Lombardia, svolta negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs), dove oltre il 50% degli addetti è costretto a contratti precari di ogni tipo e specie, dalle co.co.co. alle borse di studio, dalle collaborazioni professionali al tempo determinato.
Questo è il quadro desolante che emerge dalla denuncia del Coordinamento nazionale dei precari degli Irccs pubblici, che un mese fa ha inviato una lettera alle Regioni e alle amministrazioni sanitarie, chiedendo con urgenza l’apertura di una trattativa al fine di stabilizzare i ricercatori. Non sappiamo se in altre Regioni vi sia stato o meno un riscontro a tale richiesta, ma per quanto riguarda Regione Lombardia il silenzio è assordante.
Eppure, dovrebbe essere proprio la Lombardia a preoccuparsi più di altri, visto che su 41 Irccs esistenti in Italia, ben 17 si trovano nella nostra regione, di cui quattro pubblici: l’Istituto Nazionale Tumori, il Besta e  la Mangiagalli a Milano e il San Matteo a Pavia.
E per capire ancora meglio di cosa stiamo parlando, basti prendere l’inchiesta interna realizzata dal Coordinamento Precari dell’Istituto Nazionale Tumori sugli oltre 100 ricercatori precari che vi lavorano: l’età media è di 34 anni e la durata media del precariato accumulato nell’Istituto è di 6,6 anni.
Considerato che l’Italia, com’è risaputo, si trova agli ultimissimi posti in Europa per investimenti sulla ricerca scientifica e per numero di ricercatori sul totale di persone economicamente attive, aggiungere pure la diffusa insicurezza lavorativa e professionale rasenta la negligenza istituzionale. Insomma, mentre il Presidente Formigoni non perde occasione per esibire il presunto carattere di “eccellenza” della Sanità lombarda, la realtà dietro la facciata è ben diversa.
Oggi Rifondazione Comunista ha presentato in Regione un’interpellanza al Presidente e all’Assessore alla Sanità, sollecitando che venga con urgenza convocato un incontro con il Coordinamento Precari e, soprattutto, che vengano messe all’ordine del giorno azioni concrete per la stabilizzazione dei ricercatori precari.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
qui sotto puoi scaricare il testo dell’interpellanza