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IL LEONCAVALLO CI RIGUARDA TUTTI
di lucmu (del 24/06/2008 @ 09:28:35, in Movimenti, linkato 1350 volte)
Lettera di Luciano Muhlbauer, pubblicata su il Manifesto del 24 giugno 2008
 
Lo sfratto del Leoncavallo è stato rinviato, per l’ennesima volta, e se ne riparla il 22 settembre prossimo. Bene. Ma inutile cullarsi nelle illusioni, perché questa volta non siamo alle solite. E non occorre nemmeno scomodare le minacce del Ministro Maroni, profuse una settimana fa a Milano, per capire che le destre intendono approfittare del grande consenso elettorale raccolto per cercare l’affondo contro il movimento milanese.
Eliminare il Leoncavallo, infatti, non significherebbe semplicemente aggiungere un ulteriore nome alla lista di spazi sociali cancellati, bensì dichiarare simbolicamente che a Milano non c’è più posto per i centri sociali. Insomma, si tenta di imprimere un salto di qualità alla politica di desertificazione sociale e politica in atto da tempo nel capoluogo lombardo e talmente intensa che sta mettendo sotto terribile pressione non solo i centri sociali, ma persino numerosi circoli Arci, cioè qualsiasi spazio sociale non normalizzato.
E allora la questione vera non è tanto il Leoncavallo in sé, bensì il destino di tutta l’esperienza dei centri sociali milanesi. Un destino, beninteso, che dovrebbe interessare chiunque non voglia arrendersi all’idea di città tanto cara ai vari De Corato, Moratti e Lega, cioè un po’ galera e un po’ parco giochi delle immobiliari.
Ma se siamo d’accordo che il problema si pone in questi termini non possiamo nasconderci dietro un dito, alzando semplicemente i toni della denuncia della cattiveria delle destre. No, dobbiamo fare i conti con noi stessi, con la situazione di debolezza, divisione e crisi del movimento milanese.
D’accordo, il criticatissimo articolo de il Manifesto di sabato scorso ha forse esagerato, oltrepassando quel confine che separa l’impietoso dall’ingeneroso. Ma, dall’altra parte, è da troppo tempo che a Milano manca il confronto e la riflessione e, soprattutto, la reazione. L’11 marzo di due anni fa poteva essere un’occasione per guardarsi in faccia, ma non era stata colta. E così, nel frattempo altri spazi sociali sono stati sgomberati e oggi ognuno tenta di resistere individualmente.
L’annunciato sgombero del Leonka e tutto ciò che implica potrebbe essere un’altra occasione per reagire, forse l’ultima. E si potrebbe fare una proposta a il Manifesto, visto che ha scagliato la pietra: perché non mettere a disposizione le pagine del giornale per un confronto del movimento milanese?