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BOLZANETO: IMPUNITĄ DI FATTO PER LE VIOLENZE
di lucmu (del 15/07/2008 @ 16:06:46, in Movimenti, linkato 1221 volte)
Che strano Paese è il nostro, dove il processo contro 25 manifestanti per danni materiali elargisce ben 110 anni di carcere, mentre quello contro 45 agenti delle forze dell’ordine responsabili di violenze e abusi contro le persone si conclude con soli 24 anni di pena, che peraltro nessuno sconterà mai.
Sì, l’Italia è proprio uno strano posto, visto che ha un governo che accusa quotidianamente la magistratura di buonismo e di non tenere i delinquenti in carcere - escluso ovviamente il caso del suo capo e quelli riguardanti i suoi amici - ma che esulta di fronte alla notizia dell’impunità di fatto concessa ai responsabili delle violenze di Bolzaneto, anche se questa è dovuta essenzialmente alle prescrizioni, all’indulto e soprattutto a un codice penale che non riconosce il reato di tortura.
Possiamo girare e rigirare la sentenza del processo Bolzaneto come vogliamo e discutere ore e giorni sull’aggettivo più appropriato, ma alla fin fine rimane sul campo un'unica certezza: nonostante il tribunale abbia riconosciuto che a Bolzaneto sono successe cose che con lo stato di diritto non c’entrano un fico secco, nessun autore materiale pagherà e nessuno andrà a cercare i mandanti, quelli che hanno lasciato fare e quelli che hanno coperto.
Insomma, molto difficile parlare di giustizia. Tuttavia, sarebbe un errore scaricare tutta la responsabilità sui giudici genovesi, perché essi hanno lavorato non solo in solitudine, ma spesso anche in un clima di aperta ostilità politica e istituzionale. Ci riferiamo ovviamente ai governi di centrodestra, di ieri e di oggi, che non hanno mai nascosto la loro opinione, ma altresì a quello di centrosinistra che non era riuscito ad istituire la commissione d’inchiesta parlamentare e nemmeno a rimuovere uno dei principali responsabili dei fatti del G8 del 2001, cioè Gianni De Gennaro.
Oggi, come ieri, occorre la consapevolezza che non possiamo pretendere che sia la sola magistratura a consegnare al Paese verità e giustizia sulla brutale repressione di Genova, perché quello che successe allora fu la conseguenza diretta di una decisione politica presa ai massimi livelli. In altre parole, occorre che facciamo di nuovo sentire la nostra voce e la nostra partecipazione, a partire dalla più totale opposizione alla malsana idea di tenere un altro G8 l’anno prossimo, che sia alla Maddalena oppure in Lombardia.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer