Vi ricordate del sindaco di Rho, il ciellino Zucchetti? Cioè colui il quale il 27 maggio scorso era riuscito a ottenere lo sgombero forzato del centro sociale Sos Fornace? Ebbene, la Fornace non aveva mai fatto del male a nessuno, salvo criticare l’operato del sindaco e denunciare gli affari di Expo 2015. “Cuore Nero” invece fa del male, visto che si tratta di un’aggregazione neonazista, eppure per il sindaco Zucchetti il fatto che “Cuore Nero” abbia tenuto a Rho il un suo raduno precedentemente vietato a Milano non rappresenta alcun problema.
Ieri sera, anzi alle due di notte, il Consiglio comunale di Rho ne ha discusso e ci sono andati anche i ragazzi e le ragazze del centro sociale Sos Fornace, temporaneamente senza fissa dimora. Ecco di seguito il loro comunicato:
CUORE NERO, CONTESTATO ZUCCHETTI DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE
Ieri, nel corso del Consiglio comunale abbiamo contestato Zucchetti durante la discussione sul punto all'ordine del giorno relativo al raduno di "Cuore Nero" tenutosi a Rho il 13 e 14 giugno scorso, che è stato affrontato alle due di notte quando ormai molti dei cittadini residenti in via Molino Prepositurale erano già andati a casa, a riprova della "sensibilità" dell'Amministrazione sul tema in questione.
Mentre Zucchetti interveniva dichiarando: "per me che si chiami cuore nero o cuore di mamma è la stessa cosa" e ribadendo la propria estraneità al raduno, vietato in precedenza a Milano dalla Questura per motivi di ordine pubblico, abbiamo esposto all'interno della sala del Consiglio comunale due cuori, uno nero al cui interno c'era scritto "Cuore Nero" e disegnato un ritratto di Zucchetti intento a fare il saluto romano e uno rosso con su disegnato il simbolo della Fornace e sotto scritto "Cuore Vivo".
Il sindaco nel proprio intervento ha finto di ignorare il fatto che il terreno dove si è svolto il raduno era di proprietà di Sinopoli, famoso costruttore edile e sponsor del recente Rho Alive, preferendo enfatizzare l'aspetto tecnico legato a permessi ed autorizzazioni, ma ignorando totalmente l'aspetto politico sulla presenza di una realtà dichiaratamente neofascista sul territorio comunale.
Inoltre, durante i fischi di contestazione Zucchetti ha fatto sfoggio di un inutile vittimismo per eludere le proprie responsabilità politiche in merito a questo gravissimo fatto.
Ancora più grave è stata l'assenza di una presa di posizione pubblica da parte delle forze politiche della maggioranza e vedere che i pochi interventi fatti dai consiglieri erano diretti contro di noi per aver "osato" contestare il sindaco.
Ieri sera, il sindaco, la giunta e il consiglio comunale hanno toccato il punto più basso del proprio mandato per non aver preso una posizione di fronte a chi predica l'odio, il razzismo e il fascismo, infangando la memoria dei rhodensi che hanno partecipato alla Resistenza. Probabilmente se fosse per personaggi come loro a Rho avremmo ancora il podestà.
Per quanto ci riguarda, continueremo a portare avanti i valori della Resistenza e dell'antifascismo che sono il presupposto della nostra iniziativa politica rivolta a denunciare i problemi del territorio e i danni che questa amministrazione sta facendo alla città.
SOS FORNACE
INFO: 346 3989550