Oggi il Consiglio Regionale ha approvato, con un solo voto di maggioranza, cioè 30 contro 29, lo Statuto dell’Aler di Monza e Brianza. In altre parole, nel segreto dell’urna anche diversi consiglieri della maggioranza hanno aggiunto il loro voto negativo a quello delle opposizioni.
E la cosa non sorprende, poiché l’imbarazzo in Aula era palpabile di fronte a una richiesta di voto, fortemente voluta da Alleanza nazionale, ma francamente priva di giustificazione e trasparenza alcuna. Infatti, l’unica scelta razionale sarebbe stata quella di non procedere al voto.
Abbiamo così assistito al paradosso di un centrodestra che lunedì 13 ottobre aveva deliberato in Giunta un progetto di legge di riforma delle Aler che prevede tra l’altro la riduzione dei componenti dei Consigli di Amministrazione da 7 a 5 e che oggi, come se nulla fosse, approva un nuovo Statuto dell’Aler di Monza dove il numero di componenti è fissato a 7.
Peraltro, non c’era nemmeno l’alibi dell’urgenza, visto che l’Aler di Monza e Brianza è già stata costituita ed è pienamente funzionante. Cioè, il nuovo statuto nulla aggiunge.
E allora perché forzare un voto su uno statuto nato già vecchio e superato, nonché in lampante contrasto con quanto strombazzato ai quattro venti da Formigoni appena 8 giorni fa? In Aula nessuno è riuscito a spiegarcelo, ma ci permettiamo di avanzare un’ipotesi: non sarà che qualcuno voglia garantire in extremis, praticamente cinque minuti prima della riforma, qualche posto a qualche amico?
Un’ipotesi avventata e un po’ partigiana? Forse sì, ma rimane il fatto che in Aula, a parte le difese d’ufficio del relatore e dell’assessore, soltanto il capogruppo di An ha preso la parola per cercare di motivare il voto favorevole, convincendo nemmeno tutti i suoi colleghi di maggioranza.
Insomma, oggi il centrodestra, salvo alcune eccezioni, ha perso l’occasione di essere credibile, lanciando invece un pessimo messaggio alla cittadinanza. Della serie: di riduzione di posti in CdA si può parlare, ma solo dopo aver garantito gli amici degli amici. Complimenti!
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer (Prc) e Arturo Squassina (Sd)