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CASA: FORMIGONI SCARICA I PIU' DEBOLI
di lucmu (del 19/11/2008 @ 13:39:54, in Casa, linkato 1146 volte)
Il governo regionale lombardo ha riservato un’amara sorpresa di Natale agli inquilini delle case popolari e a quei tantissimi cittadini che ogni anno si vedono respingere la loro domanda di alloggio sociale. Ai primi dà un pannicello caldo, invece di un intervento serio contro il caro-affitti, e ai secondi riduce ulteriormente l’offerta di abitazioni. In sostanza, vengono scaricati, abbandonati al loro destino.
Tutto questo può sembrare un controsenso, specie ora che la crisi e la recessione picchiano duro, ma è esattamente quanto c’è scritto nel pacchetto di emendamenti (Pdl n. 342) della Giunta a diverse leggi regionali relativi all’edilizia residenziale pubblica. E, sebbene il progetto sia stato consegnato alla Commissione soltanto tre giorni fa e che non ci sia un accordo con i sindacati inquilini, goffamente mascherato da un’intesa firmata dall’Assessore con le segreterie confederali, il centrodestra ha già annunciato che intende comunque farlo approvare dal Consiglio entro Sant’Ambrogio.
E così, la più volte annunciata modifica della legge n. 27, quella che ha provocato un aumento generalizzato e insostenibile degli affitti nelle case popolari, non solo arriva in Consiglio con grave ritardo rispetto agli impegni assunti dall’Assessore, ma brilla soprattutto per l’inconsistenza dei correttivi. Insomma, poco più di una mitigazione parziale, con l’aggiunta di alcuni aggiustamenti resi necessari dal caos applicativo di questi 11 mesi di vigenza della legge. Per gli inquilini, però, colpiti da aumenti fino al 300%, non cambia nulla di sostanziale.
Il pacchetto di modifiche non si limita, tuttavia, alla sola questione degli affitti, ma tocca anche due altre questioni: le Aler e le assegnazioni delle case popolari. Della prima, relativa alla legge regionale n. 13 del 1996, si è parlato molto, persino evocando concetti altisonanti come “riforma delle Aler”, salvo poi scoprire che la montagna ha partorito un topolino, nemmeno troppo simpatico. Infatti, l’unica cosa concreta è l’intervento sui CdA delle Aler, con un’operazione di accentramento di potere nelle mani del Presidente della Regione. E così, verrebbero eliminati dai CdA gli unici due componenti non nominati dalla Regione, ma da Province e Comuni capoluogo, mentre la nomina dei presidenti delle Aler sarebbe d’ora in poi prerogativa della Giunta e non più del Consiglio regionale.
Della seconda questione, invece, nessuno sembra avere voglia di parlare, a partire dall’Assessore. Anzi, pare quasi un emendamento clandestino. Eppure, rappresenta una vera propria bomba, poiché interviene sulle modalità di assegnazione e sulle graduatorie. In estrema sintesi, la modifica alla l.r. n. 1/2000 prevede la possibilità per gli enti proprietari (Aler e Comuni), previo nulla osta del governo regionale, di poter cambiare la destinazione di quote del patrimonio Erp. Cioè, parte degli alloggi sociali potrà essere sottratto alle graduatorie e trasformato in alloggi da affittare con canone moderato o convenzionato, cioè un affitto più alto e meno accessibile alle fasce sociali più deboli.
Si tratta di una norma fortemente voluta dal Comune di Milano, in nome del cosiddetto housing sociale, e che porterebbe ad un ulteriore erosione dell’offerta pubblica di alloggi a canone sociale, dopo quella già decisa dalla legge n. 27 con la vendita del 20% del patrimonio Erp. Per capire quanto sia grave questo progetto, basti ricordare che attualmente in Lombardia il 95% degli aventi diritto in graduatoria non riesce ad avere un alloggio sociale e che tutti i dati disponibili indicano per i prossimi anni un aumento della domanda di alloggi sociali.
Per quanto ci riguarda, la nostra opposizione a questo progetto sarà netta e totale, così come continuiamo a batterci per una reale ed efficace sterilizzazione degli aumenti dei affitti.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
qui sotto puoi scaricare il pacchetto di emendamenti della Giunta regionale