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URBANISTICA: PROROGA DI UN ANNO PER I PGT. E UN REGALO ELETTORALE PER LA LEGA E I SINDACI SCERIFFI
di lucmu (del 18/02/2009 @ 16:52:38, in Territorio, linkato 1097 volte)
Oggi la Commissione V del Consiglio regionale, rispettando una recente ma già ben consolidata tradizione padana, ha approvato a maggioranza l’ennesima modifica della legge regionale n. 12/2005 sul governo del territorio. Il nostro voto è stato contrario, in seguito alla bocciatura di tutti i nostri emendamenti. Come già successo in altre occasioni, il provvedimento viene giustificato con un’esigenza condivisibile, salvo poi fare altro e soprattutto inserire delle norme che con l’urbanistica non c’entrano nulla, ma molto invece con le campagne politiche di sindaci leghisti e vicesindaci nazionalalleati.
Così, anche questa volta, si è partiti da una semplice presa d’atto, cioè che la grandissima maggioranza dei Comuni lombardi, tra cui anche Milano, non è in grado di rispettare le disposizioni della legge regionale e dunque di dotarsi entro il mese di marzo del Piano di Governo del Territorio (Pgt), che dovrà sostituire i vecchi piani regolatori. Da parte nostra condividiamo senz’altro la necessità della proroga di un anno, stabilendo quindi il nuovo termine al 31 marzo del 2010, poiché sarebbe insensato mandare fuorilegge ben oltre il 90% dei Comuni lombardi.
Tuttavia, non basta prorogare i termini, ma occorre altresì intervenire urgentemente nei confronti dei numerosi abusi prodottisi in questi ultimi anni, visto che la legge 12 permette ai comuni, nella fase transitoria, di fare largo uso di varianti e di urbanistica negoziata, tra le principali responsabili della cementificazione del territorio.
Ebbene, da questo punto di vista, la legge di modifica indica appena il problema, salvo poi confermare tutte le deroghe e le eccezioni e, anzi, in alcuni casi addirittura allargarle.
E poi c’è la furbata, o “porcata” se preferite, del nuovo articolo 8 nonies. In via transitoria, fino al 31 marzo dell’anno prossimo, cioè nel periodo di tempo in cui ci sono due campagne elettorali, quella per le europee e le amministrative di giugno e quella per le regionali del 2010, le amministrazioni comunali potranno individuare delle aree cittadine dove vietare “attività”, genericamente definite, in base al solo criterio che queste vengano considerate “suscettibili di determinare situazioni di disagio a motivo della frequentazione costante e prolungata”.
Insomma, uno strumento discrezionale e arbitrario per sindaci e vicesindaci sceriffi, che così potranno condurre con più facilità le loro guerre contro il nemico di turno, che si tratti di kebaberie, circoli culturali o quant’altro possa risultare utile per farsi un po’ di pubblicità. Ci pare piuttosto prevedibile che moltissime delle misure prese in base a questa norma verranno considerate illegittime, come già successo con la legge regionale sui phone center, ma questo sarà un tema per il futuro, considerati i tempi dei ricorsi, mentre il periodo di campagna elettorale sarà pienamente garantito.
Detto altrimenti, siamo alle solite: qualche bella parola, il governo del territorio affidato agli interessi privati e un bel regalo per la campagna elettorale dei settori più oltranzisti del centrodestra. E l’anno prossimo, chissà, ci aspetterà una nuova proroga.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
qui sotto puoi scaricare il testo del progetto di legge n. 365 approvato in Commissione V