Al di là delle roboanti dichiarazioni di Formigoni sui benefici effetti economici del cosiddetto “piano casa”, in realtà tutti da dimostrare, resta la certezza di un’ulteriore deregulation urbanistica, i cui vantaggi immediati andranno ad alcuni privati, mentre i costi futuri verranno scaricati sulla collettività.
Infatti, la proposta di legge di Formigoni e Boni, impegnati nell’ennesimo gioco delle parti, è fondamentalmente una maxi deroga alle regole urbanistiche, che comporterà nelle grandi città una maggiore densificazione abitativa, senza però prevedere alcun obbligo o vincolo in termini di servizi.
Anzi, il provvedimento recita semplicemente, al comma 5 dell’articolo 5, che il Comune in sede di formazione o adeguamento del Pgt “verifica l’eventuale ulteriore fabbisogno di aree pubbliche o servizi urbani indotto dall’attuazione della presente legge”. Cioè, il Comune se ne occuperà eventualmente, se vorrà e se potrà, forse.
Ma i maggiori beneficiari della deroga saranno certamente i costruttori che amano investire nel business dell’edilizia convenzionata. Infatti, miracolo delle modifiche legislative degli ultimi anni, ormai per Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) non si intendono più soltanto le “case popolari”, cioè quelle con canoni d’affitto destinati ai redditi bassi, ma un po’ di tutto, compresa l’edilizia convenzionata.
Ebbene, l’articolo 4 della proposta di legge prevede che in quest’ultimo caso si possa ampliare la volumetria addirittura del 40%, non solo con riferimento al singolo edificio, bensì al “quartiere”. Cioè, anche mediante la costruzione di nuovi edifici.
Un regalo straordinario all’Amministrazione comunale di Milano, nemica giurata delle case popolari e teorica del “mix sociale”, cioè della sostituzione del canone sociale con quello convenzionato, e dei cittadini a reddito basso con quelli a reddito più alto.
Insomma, questo “piano” è un buon affare per alcuni, ma un cattivo affare per la maggior parte dei cittadini.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
Qui sotto puoi scaricare il testo del progetto di legge che la Giunta regionale ha deliberato oggi e che è conosciuto come “piano casa” (peso: 2Mb). La maggioranza di centrodestra vuole farlo approvare dal Consiglio entro la fine giugno.