Il tanto decantato “piano casa” lombardo salta di nuovo e non andrà in Consiglio nemmeno il 7 luglio prossimo, come programmato e come strombazzato ai quattro venti dal Presidente Formigoni. È la seconda volta che succede ed è sempre a causa dei dissidi interni al centrodestra, che questa volta si sono manifestati in maniera clamorosa.
Infatti, oggi la Commissione V (Territorio) doveva approvare il provvedimento, ma non l’ha potuto fare perché la maggioranza non è riuscita a garantire la maggioranza. C’erano i consiglieri delle opposizioni e anche quelli della Lega, ma tra le fila del Popolo della Libertà le assenze erano vistose e pesanti.
Nemmeno le imbarazzanti irregolarità del Presidente della Commissione, Bordoni, del Pdl - che ha ritardato l’inizio dei lavori per oltre un’ora nonostante il numero legale fosse ampiamente garantito - sono riuscite a salvare la situazione. I commissari assenti del Pdl non si sono proprio fatti trovare. Quindi, Commissione sconvocata e rinviata a data da destinarsi.
Insomma, nel centrodestra c’è un problema politico evidente, visto che oggi è stata la stessa maggioranza di Formigoni ad affondare Formigoni.
Sarà per il “piano casa” o c’è dell’altro?
Insomma, ce lo dicano, a noi e ai cittadini, perché francamente non ne possiamo più di questi giochetti, fatti di roboanti annunci mediatici, pessimi progetti di legge e misere sceneggiate di potere.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
Ultima ora: in serata Formigoni ha convocato i capigruppo della sua maggioranza. Conclusione, come da comunicato stampa ufficiale della Regione: “Esito della riunione è che la maggioranza ritira tutti i suoi emendamenti per votare in Commissione lunedì il testo originario del pdl varato dalla Giunta regionale". Vedremo dunque lunedì se gli emendamenti peggiorativi verranno effettivamente ritirati.