Domani, martedì 14 luglio, dopo due rinvii consecutivi dovuti ai dissidi interni alla maggioranza, il Consiglio regionale discuterà finalmente il "piano casa" lombardo.
Un provvedimento privo di fantasia e progetto, che consiste fondamentalmente in un insieme di deroghe e sconti urbanistici innestati su un quadro normativo sempre più intricato e incoerente, nella speranza che basti togliere qualche regola edilizia per ridare ossigeno a tutta l’economia. Insomma, un “piano” dagli incerti effetti anticrisi, ma che in cambio comporta un forte impatto negativo sul territorio.
Che ci troviamo nel regno dei desideri, piuttosto che in quello della programmazione, è peraltro confermato dalla previsione degli effetti economici sbandierata dal Pirellone, cioè i famosi 7 miliardi di investimenti e 30mila nuovi posti di lavoro. Cifre e numeri che suonano bene, ma che purtroppo peccano di scarso realismo, poiché si basano sul presupposto che tutti i soggetti privati, dal primo all'ultimo, in grado di costruire qualcosa in base alla maxi-deroga, lo facciano effettivamente nel futuro immediato. Cioè, che siano non solo invogliati, ma anche in condizione di mobilitare e investire risorse economiche.
Ci permettiamo quindi di dubitare seriamente della concretezza di quei numeri, specie quando la parte pubblica non ci mette un euro e nemmeno un po' di governance.
Dall'altra parte, invece, una certezza c'è: si smantella un altro pezzo di governo del territorio, si favoriscano i soliti furbetti del mattone e si stimola quella selvaggia densificazione abitativa e urbanistica, tanto cara agli attuali amministratori milanesi.
Domani in Aula ci opporremo con forza a questo "piano" che piano non è. Si tratta di un provvedimento sostanzialmente inemendabile, perché sbagliato nei suoi presupposti, e tuttora esposto a ulteriori modifiche peggiorative da parte di settori della maggioranza.
Con i nostri emendamenti vogliamo limitare l'impatto negativo del provvedimento sul territorio, impedire che siano compromesse attività produttive esistenti nelle aree metropolitane e introdurre correttivi che aumentino l'offerta di alloggi per i redditi medio-bassi.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare il testo della proposta di legge e i nostri emendamenti presentati