Oggi, 20 novembre 2009, una delegazione di rom sgomberati dal campo di via Rubattino, accompagnati da una maestra del plesso didattico di via Feltre e dal presidente dell’associazione dei genitori, nonché dal Naga e da un rappresentante del Tavolo Rom sono stati ricevuti dal vice Prefetto Tortora. Nel contempo un presidio di oltre 100 cittadini e rom hanno mantenuto un presidio silenzioso davanti alla Prefettura. Nel corso del lungo incontro, durato un’ora, gli abitanti del campo hanno descritto le modalità reali dello sgombero, l’assenza di alternative abitative, la separazione dei nuclei familiari, l’offerta di un’accoglienza abitativa per sole 4 madri con figli sotto i sei anni. Oggi circa 200 persone si ritrovano senza nulla, con bambini anche piccolissimi, molti ammalati, ridotti ad accamparsi sotto il ponte della tangenziale all’altezza di via Rubattino. I rom hanno chiesto:
- di essere accolti nelle strutture di emergenza della Protezione civile comunale, site in via Barzaghi;
- di essere disponibili alla coprogettazione di un percorso non assistenziale di inserimento abitativo delle famiglie;
- all’unisono tutte le associazioni del Tavolo Rom presenti al presidio convocato dal Naga hanno chiesto l’immediata apertura della struttura, come già accaduto in altre occasioni, per ragioni di emergenza umanitaria, per tutelare la salute dei bimbi presenti e per garantire il rispetto dei diritti fondamentali della persona.
Dal canto suo, il vice Prefetto Tortora ha:
- riconosciuto come assai importanti i legami di solidarietà profonda stabilita con gli abitanti del quartiere, e con tutti le insegnanti delle tre scuole elementari;
- si è impegnato affinché il Prefetto contatti immediatamente il sindaco di MIlano sollecitando la repentina apertura della struttura di via Barzaghi;
- ha affermato che avrebbe dato risposta questa sera stessa rispetto alla disponibilità del Comune di Milano di aprire le strutture della Protezione Civile;
- ha riconosciuto come di un segnale importanza la disponibilità dei rom di impegnarsi in prima persona nella ricerca di una soluzione abitativa;
- si è impegnato a rappresentare al Comune di Milano le proposte complessive emerse,
- ha riconosciuto la grave situazione di emergenza umanitaria e di pericolo per l’incolumità delle persone della situazione venutasi a creare.
A fronte di queste richieste, la risposta dell’Assessore Moioli al Prefetto è stata di completa chiusura.
Non ci si può certo fermare di fronte a questa risposta. La richiesta al sindaco di Milano è diretta: si apra la Protezione Civile.
La situazione delle persone sgomberate è quella di una vera e propria emergenza umanitaria.
I presenti all’incontro con la Prefettura:
Valentin Sandu
Viorel Vaduva
Marta Pepe
Flaviana Robbiati
Domenico Protti
Tommaso Vitale
Luciano Muhlbauer
Ines Patrizia Quartieri
David Gentili
Comunicato stampa dei presenti all’incontro in Prefettura