È altamente significativo che Calderoli e la Lega abbiano scelto proprio Sant’Ambrogio per sferrare uno degli attacchi più diretti e volgari contro Tettamanzi e la Chiesa Ambrosiana. Infatti, l’obiettivo è ambizioso e per nulla congiunturale, cioè delegittimare apertamente l’Arcivescovo, costringerlo al silenzio e, in prospettiva, imporre un cambio di rotta alla Curia milanese.
Tettamanzi, in fondo, non fa altro che richiamarsi al messaggio cristiano, che è cosa ben diversa dall’impugnare la croce come se fosse una spranga oppure togliere dalla scuola e sbattere in mezzo alla strada una quarantina di bambini, soltanto perché sono rom. Ma alla Lega del cristianesimo, del Vangelo e di colui che sulla Croce ci finì davvero non gliene frega un fico secco, a meno che non porti voti e poltrone. No, l’unica cosa che importa è eliminare ogni dissenso e ogni voce critica.
Infatti, Tettamanzi ha una grande colpa: quella di non essersi piegato al clima di odio e paura contro il diverso e lo straniero, fomentato sistematicamente dalla Lega, e non solo, per motivi di profitto elettorale. E fa di più, si permette persino, in piena propaganda per l’Expo, di ricordare a chi governa che dovrebbe magari occuparsi di più dei lavoratori che perdono il lavoro e della povertà che cresce.
Ma Calderoli e la Lega possono osare un attacco diretto e aperto alla Curia milanese anche perché in troppi tifano perché l’operazione anti-Tettamanzi riesca. Dall’altra parte, a sgomberare senza alternative i rom di via Rubattino era stato De Corato e a non mettere a disposizione soluzioni di emergenza per le famiglie finite sotto i ponti era stata la Moioli. Per non parlare degli imbarazzanti balbettii del Sindaco Moratti o delle ipocrisie di Formigoni.
Insomma, di voci autorevoli che non si siano arrese, per opportunismo o codardia, al pensiero unico della paura e dell’odio, ne sono rimaste davvero poche in città. Ecco perché, in questo momento, è importante dare un segnale di sostegno e solidarietà all’Arcivescovo di Milano. Noi lo facciamo, laicamente. Ma dovrebbe essere una preoccupazione di tutti i milanesi che hanno a cuore la dignità, la libertà e la giustizia.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer