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"POLYÙ" DI SEDRIANO. L'ASSURDITA' DI UN PROPRIETARIO CHE VUOLE CHIUDERE UN'AZIENDA SANA CON 70 LAVORATORI. OCCORRE INTERVENTO ISTITUZIONI
di lucmu (del 22/02/2010 @ 16:00:26, in Lavoro, linkato 1485 volte)
La Polyù-Polysistem di Sedriano (MI) rischia la chiusura e i 70 dipendenti rischiano la disoccupazione. Un’autentica assurdità, visto che l’impresa è leader di settore e che i suoi prodotti - lastre di policarbonato per uso edilizio - dispongono di mercato e di clienti. Perciò occorre, in tempi stretti, l’intervento congiunto delle istituzioni – Provincia, Regione e Prefettura – a garanzia della continuità produttiva e dell’occupazione.
In questa vicenda la crisi non c’entra, se non come contorno o pretesto. Perché, allora, tutti i lavoratori della Polyù e della Polysistem (quest’ultima dipende integralmente dalla prima) sono in cassa integrazione? La ragione è tanto banale quanto misera: siamo di fronte all’ennesima storia di un’azienda portata sull’orlo del fallimento dalle scelte scellerate dell’attuale proprietario.
Questa mattina i lavoratori si sono recati in corteo fino al Comune di Sedriano chiedendo di poter continuare a produrre, non solo perché ci sono le commesse, ma anche perché c’è un possibile acquirente disposto a rilevare l’attività.
Alla fine si è svolta una riunione negli uffici del Sindaco, alla quale hanno partecipato una delegazione delle maestranze e della Cgil di Legnano, il Vicesindaco di Arluno, dove risiede una parte dei lavoratori, e i Consiglieri regionali Luciano Muhlbauer (Prc) e Francesco Prina (Pd).
Da parte nostra, diamo un giudizio positivo della riunione, perché si è registrata una convergenza attorno alle ragioni e alle richieste dei lavoratori.
Anzitutto, i Comuni di Sedriano e Arluno si sono impegnati a sostenere il reddito dei lavoratori. In secondo luogo, tutti i presenti hanno condiviso la necessità di attivare Provincia, Regione e Prefetto, affinché intervengano per favorire il rapido passaggio dell’azienda a un nuovo soggetto imprenditoriale interessato a mantenere l’occupazione e a rilanciare la produzione.
Ora alle parole devono seguire i fatti. È tempo che ciascuno decida da che parte stare: con i lavoratori in lotta per mantenere in attività un’azienda, o con chi decide di chiuderne i battenti per gretto interesse personale.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer