Lunedì 1° marzo sarà una giornata particolare, che probabilmente verrà ricordata come una “prima volta”. Infatti, dalle nostre parti non era ancora accaduto che si lanciasse l’idea di uno sciopero degli stranieri, una “24h senza di noi”.
Ma è quello che ci volevo e che richiedeva la situazione: un piccolo antidoto contro l’idiozia razzista che sta devastando la coscienza civile nel nostro paese. E una ribellione morale contro i professionisti della paura e dell’odio che abbiamo visto all’opera anche in seguito ai fatti di Rosarno e di via Padova.
Lo sciopero civile e le mobilitazioni del 1° marzo sono una straordinaria occasione per rimettere i piedi per terra, vedendo nell’immigrazione gli uomini e le donne, i lavoratori e le lavoratrici e non, come vorrebbero i De Corato e i Salvini, il nemico da abbattere e il capro espiatorio universale da indicare.
Noi sosteniamo quella giornata, perché ne condividiamo lo spirito e l’intento e perché ci indica la possibile strada da percorrere: quella che dice che il futuro si costruisce insieme, bianchi e neri, vecchi e nuovi cittadini, oppure il futuro sarà buio per tutti.
E un ringraziamento a quel gruppo di donne che ha avuto l’idea e il coraggio di lanciare lo sciopero degli stranieri.
- ore 9.30: appuntamento davanti a Palazzo Marino per un presidio/corteo
- ore 17.30: piazza Duomo, dove si terranno iniziative varie, tra cui il lancio dei palloncini gialli alle 18.30 (contestualmente a tutte le altre città italiane), e verso le 19.00 ci sarà un corteo in direzione piazza Castello, dove finiremo con parole e musica.
Oltre a queste iniziative centrali, organizzate dal Comitato unitario e dalle realtà che vi partecipano, si svolgeranno anche altre iniziative autonome (assemblee, presidi, musica ecc.) in giro per la città.
Comunque sia, partecipate e fate partecipare!