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MAFLOW: REGIONE INCONTRO FINALMENTE OPERAI. BENE, MA IMPEGNI NON SIANO FUOCO FATUO DA CAMPAGNA ELETTORALE
di lucmu (del 08/03/2010 @ 17:45:50, in Lavoro, linkato 1027 volte)
Oggi a mezzogiorno una folta delegazione dei lavoratori della Maflow di Trezzano s/n e due sindacalisti della Cub e della Fiom sono stati ricevuti dal Vicepresidente regionale e Assessore al Lavoro, Gianni Rossoni. All’incontro hanno partecipato altresì l’Assessore provinciale all’industria e al lavoro, Del Nero, e il sottoscritto.
È sicuramente un fatto positivo che il Vicepresidente Rossoni abbia finalmente incontrato i lavoratori della Maflow ed è altrettanto positivo che abbia annunciato che Regione Lombardia chiederà formalmente l’intervento del Ministro dello Sviluppo Economico, Scajola, e del Commissario europeo all’industria, Tajani, con l’obiettivo di salvaguardare l’attività e l’occupazione della Maflow.
Tuttavia, riteniamo fondamentale che l’odierno impegno del governo regionale non sia soltanto un fuoco fatuo da campagna elettorale. Cioè, che non si esaurisca con una lettera al Ministro e al Commissario europeo, ma che significhi l’inizio della discesa in campo della Regione a fianco delle ragioni dei lavoratori.
Ci si perdoni il nostro scetticismo, ma è passato oltre un mese da quella question time in Consiglio regionale, quando la giunta regionale aveva sostanzialmente evitato di prendere una posizione chiara in risposta alla nostra interrogazione. E gli operai della Maflow avevano dovuto inscenare delle rumorose proteste davanti al Pirellone il 26 febbraio scorso per poter finalmente ottenere l’incontro odierno.
Ora il tempo rimasto per convincere la Bmw a ripristinare le commesse tagliate -per motivi legati alla politica tedesca e non al mercato- è davvero poco e va quindi utilizzato fino in fondo.
Non vogliamo qui insistere su quanto già detto fino alla nausea, cioè che il governo regionale potrebbe lanciare un segnale netto, buttando sul piatto l’ipotesi della rinuncia alle auto blu della Bmw, utilizzati da Presidente e Assessori. Ma qualche segno concreto e tangibile di pressione sulla Bmw ci vuole, oltre alle lettere al Ministro e al Commissario, e prima della fine del mese.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer