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25 APRILE E 1° MAGGIO: APPREZZIAMO PAROLE E DECISIONI DEL PREFETTO DI MILANO. VIETATO ANCHE RADUNO NAZIFASCISTA AL LIDO
di lucmu (del 28/04/2010 @ 15:14:55, in Politica, linkato 1150 volte)
Esprimo il mio forte apprezzamento per le parole e le decisioni del Prefetto Lombardi, comunicate al termine della riunione odierna del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che chiariscono che il 25 aprile a Milano non ci sono stati problemi di ordine pubblico, che i fischi e le contestazioni non sono questioni di sicurezza, che non ci saranno provvedimenti particolari in relazione alla MayDay Parade del Primo Maggio, perché “non abbiamo mai avuto problemi qui a Milano”, ma che invece sarà vietato il raduno nazifascista al Lido del 1° Maggio.
Con queste parole e decisioni il Prefetto ristabilisce un po’ di buon senso, riporta le cose alla loro reale dimensione e, soprattutto, spazza via le inquietanti operazioni politiche tentate in questi giorni da settori del Pdl.
Infatti, a nessuno poteva sfuggire che i toni esasperati contro i centri sociali e i pesanti attacchi alla Questura, da parte del Sindaco Moratti e del Ministro La Russa, che incredibilmente hanno trovato sponda in qualche esponente del Pd, avevano come obiettivo non soltanto la criminalizzazione di ogni dissenso e la blindatura delle piazze, ma molto più concretamente la poltrona del Questore di Milano.
In altre parole, è apparso chiaro che alcuni settori del Pdl, tra cui il Sindaco e gli ex-An, intendevano drammatizzare la vicenda del 25 aprile, al fine di ottenere la cacciata dell’attuale Questore e la nomina al suo posto di un funzionario politicamente più contiguo e sensibile a loro, in vista di una campagna elettorale per le comunali del 2011, che il centrodestra intende giocare anzitutto sul terreno della sicurezza.
Oggi il Prefetto ha riaffermato il principio democratico che le forze dell’ordine devono essere al servizio della legge e non di qualche parte politica. E che le manifestazioni del 1° Maggio, che così tanto dispiacciono a Moratti e De Corato, non sono un problema, ma i raduni nazifascisti invece sì.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer