G8 GENOVA 2001: DE GENNARO E MORTOLA CONDANNATI IN APPELLO. INFRANTO IL TABÙ DELL’INTOCCABILITÀ DELL’EX-CAPO DELLA POLIZIA
di lucmu (del 17/06/2010 @ 15:50:21, in Movimenti, linkato 1167 volte)
La condanna in appello a un anno e quattro mesi di reclusione di Gianni De Gennaro, capo della polizia ai tempi del G8 di Genova, e a un anno e due mesi di Spartaco Mortola, nel 2001 capo della Digos genovese, è un buona notizia, perché infrange finalmente il tabù dell’intoccabilità del potente ex-capo della polizia.
Se il Governo vuole mantenere un minimo dignità e rispetto per lo stato di diritto, allora deve sospendere immediatamente De Gennaro e Mortola dai loro rispettivi e delicati incarichi, cioè capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) e vicequestore di Torino.
Certo, De Gennaro è stato condannato per i suoi tentativi di insabbiamento della verità sul massacro alla scuola Diaz, nello specifico per l’istigazione alla falsa testimonianza nei confronti dell’allora questore di Genova, Francesco Colucci, e non per il suo ruolo di massimo responsabile della repressione, delle violenze e degli abusi consumatisi nei giorni del G8 del 2001.
Quel suo ruolo, infatti, non sarà mai oggetto di processi finché De Gennaro continuerà a godere delle forti e trasversali protezioni politiche ed istituzionali, che avevano portato all’affossamento della commissione d’inchiesta parlamentare durante il Governo Prodi e che oggi fanno sì che tutti i colpevoli degli abusi del 2001 siano difesi a spada tratta dal Governo Berlusconi.
Tuttavia, è stato infranto un tabù e comunque vada a finire in Cassazione, oggi la verità ha avuto una possibilità. Sta a noi mantenere viva la memoria e non smettere di batterci per rompere il muro di silenzio istituzionale che continua a proteggere i colpevoli della sospensione della democrazia in quel luglio genovese.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
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