GHE PENSI MI E VOLANO I MANGANELLI SUI TERREMOTATI
Ghe pensi mi ha esclamato Silvio Berlusconi e oggi sono volati i manganelli sulle teste dei terremotati aquilani che manifestavano in 5mila a Roma.
Certo, il Cavaliere non avrà pensato all’Aquila quando l’aveva detto. O meglio, non solo agli ingrati aquilani, che non apprezzano a sufficienza la sua generosità e quella di Bertolaso. No, lui ha tanti altri problemi a cui pensare, da Fini alla figuraccia berlusconian-leghista su Brancher, dalla manovra economica fino alla legge-bavaglio.
Ma, quanto successo oggi, riassume forse meglio di ogni altra cosa la situazione complessiva, lo stato della nazione. Quando dei terremotati che protestano, peraltro con solide ragioni, ottengono dal Governo come unica risposta cariche e manganellate, allora qualcosa non funziona più.
Non so voi, io quando ho sentito la notizia, ho pensato a Genova. Nel 2001 era diverso, ovviamente, lì avevano ammazzato Carlo e sospeso per giorni lo stato di diritto. Ma, chissà perché, io ho pensato lo stesso a Genova. Questione di stomaco, o di naso, fate voi.
Solidarietà ai terremotati de L’Aquila.
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