\\ Home Page : Articolo : Stampa
MAFLOW: IL TEMPO DELLE CHIACCHIERE È FINITO. REGIONE PRODUCA FATTI CONCRETI PER EVITARE IL DISASTRO OCCUPAZIONALE
di lucmu (del 29/07/2010 @ 14:35:56, in Lavoro, linkato 976 volte)
Se non intervengono fatti nuovi, nel giro di due-tre mesi alla Maflow di Trezzano s/N (MI) oltre 250 lavoratori e lavoratrici finiranno sul lastrico, senza più posto di lavoro, disoccupati. Ecco perché oggi non è più tempo di chiacchiere, ma di fatti concreti.
E lo diciamo al governo regionale e, in particolare, all’Assessore al Lavoro, Rossoni (Pdl), che stamattina ha ricevuto una delegazione di lavoratori della Maflow, e all’Assessore all’Industria, nonché Vicepresidente regionale, Gibelli (Lega), che invece non ha partecipato all’incontro.
Ci permettiamo di dirlo perché non è certo la prima volta che si parla di Maflow in Regione Lombardia, anzi. L’assessore Rossoni aveva incontrato diverse volte lavoratori e sindacati, prendendo anche degli impegni, come quello, dell’8 marzo scorso, di intervenire non soltanto sull’allora Ministro Scajola, ma persino sul Commissario europeo all’industria,Tajani.
Ma belle parole e solenni impegni erano arrivati anche da un importante esponente della Lega, Salvini, che chiamò persino al boicottaggio della Bmw, visto che la Maflow di Trezzano è in crisi a causa del taglio delle commesse da parte della società tedesca, in seguito alle pressioni politiche da parte del governo Merkel.
Peccato però che alle parole di Salvini non siano mai seguiti i fatti e che i componenti della Giunta regionale, compreso il Presidente, continuino a girare tranquillamente con le autoblu fornite proprio dalla Bmw. Anzi, in occasione della question time del 3 febbraio scorso, quando noi sollevammo il problema dei rapporti privilegiati con la Bmw, il rappresentante della Giunta ci ripose con un imbarazzante silenzio.
Comunque sia, ora siamo arrivati al dunque. Dopo un anno di amministrazione straordinaria tutto il gruppo Maflow, presente in diversi paesi, è stato messo all’asta e ora sta per essere venduto alla società polacca Boryszew S.A.. Secondo le previsioni dei commissari straordinari, la procedura di vendita di concluderà entro la fine del mese di settembre.
Ebbene, sui 330 lavoratori e lavoratrici dello stabilimento di Trezzano, in gran parte lontanissimi dall’età pensionabile, l’acquirente polacco è disposto a tenerne soltanto 58, garantendone il posto di lavoro per due anni. Poi si vedrà.
Insomma, un livello occupazionale bassissimo e un piano industriale alquanto fumoso.
In altre parole, se non c’è un’attivazione reale delle istituzioni, rimaste finora alla finestra, tesa a favorire il rientro di almeno una parte delle commesse della Bmw, marciamo diritti verso un disastro occupazionale.
E questo, per quanto riguarda Regione Lombardia, significa non disertare gli incontri che si tengono al Ministero dello Sviluppo Economico, com’è avvenuto martedì scorso, e soprattutto utilizzare finalmente i ben consolidati rapporti con Bmw Italia.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
cliccando sull’icona qui sotto puoi scaricare la comunicazione ufficiale relativa alla vendita alla Boryszew S.A., inviata il 20 luglio scorso dai Commissari straordinari alle rappresentanze sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici degli stabilimenti Maflow di Trezzano s/N e di Ascoli Piceno