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LABOR BLUES #03 – DA MILANOX N. XX DEL 11 NOVEMBRE 2010 (SULL’APPRENDISTATO)
di lucmu (del 11/11/2010 @ 15:38:45, in Lavoro, linkato 3372 volte)
“Labor Blues”, rubrica a cura di Luciano Muhlbauer, su MilanoX n° xx del 11 novembre 2010, la free press eretica in distribuzione a Milano.
 
Quando, qualche anno fa, il governo De Villepin annunciò l’introduzione dei contratti di prima assunzione (Cpe), in Francia successe il finimondo e milioni di studenti e lavoratori scesero in piazza. Qui da noi, invece, quando due settimane fa il Ministro Sacconi, in seguito a un accordo con le parti sociali, ha annunciato gongolante che il contratto di apprendistato diventerà “l’ingresso tipico dei giovani nel mercato del lavoro”, è successo assolutamente nulla. Anzi, quell’accordo l’ha firmato pure la Cgil.
Ma, in fondo, perché stupirsi? Non aveva fatto troppo rumore nemmeno l’approvazione in Parlamento del famigerato “collegato lavoro” –quello che sostituisce la legge con l’arbitrato nelle cause di lavoro per i neoassunti, tanto per intenderci-, del quale l’accordo in questione è figlio legittimo.
Eppure, di materia per reagire o perlomeno preoccuparsi seriamente ce ne sarebbe a volontà, poiché la nuova normativa non solo definisce una sorta di contratto di prima assunzione in salsa italica, con annesso salario di ingresso, ma en passant riduce pure di un anno l’obbligo scolastico. Infatti, sarà possibile fare l’apprendista a 15 anni e assolvere l’ultimo anno di obbligo lavorando.
Comunque, per quanti volessero documentarsi meglio, consigliamo di consultare i testi normativi, tutti reperibili on line. La cosiddetta “legge Biagi”, anzitutto, cioè il d.lgs. n. 276/2003, che negli articoli dal 47 al 50 definisce le tre tipologie di apprendistato. Poi, il “collegato lavoro” (art. 48, c. 8) del 19 ottobre e l’intesa “per il rilancio dell’apprendistato” del 27 ottobre. Infine, per la cronaca, segnalo che in Lombardia tutto questo è già stato anticipato dall’accordo Formigoni-Sacconi-Gelmini del 27 settembre.
Ma, tornando al nostro problema iniziale, perché nel paese in cui si parla in permanenza delle leggi che riguardano una singola persona, quelle che riguardano, invece, il futuro lavorativo ed esistenziale di un’intera generazione non costituiscono terreno di battaglia politica nemmeno per buona parte dell’opposizione?
La risposta se la dia ognuno e ognuna da sé, ma nella consapevolezza che se non rovesciamo l’ordine delle priorità, non andremo da nessuna parte.
 
cliccando sull’icona qui sotto puoi scaricare il testo integrale dell’intesa sull’apprendistato del 27 ottobre 2010