È un segreto di Pulcinella che la Questura vorrebbe procedere allo sgombero forzato della Torre Galfa in tempi piuttosto celeri. E ciò avverrà effettivamente se in queste ore e in questi giorni non si produrrà una presa di parola sufficientemente forte, chiara ed autorevole per controbilanciare le forti pressioni, private e politiche, che spingono verso una soluzione di forza.
Infatti, difficilmente questa fretta di sgomberare è farina dal sacco di via Fatebenefratelli, poiché nel palazzo occupato non c’è alcun problema di ordine pubblico o di incolumità per le persone che vi si trovano. E tantomeno vi è un’emergenza legalità, poiché nessuno ha tolto niente a nessuno, essendo quello spazio vuoto, abbandonato e sottratto alla città da oltre un decennio.
No, quella fretta è il prodotto di pressioni convergenti di natura privata, cioè da parte di quel gruppo Ligresti che si ricorda della legge soltanto quando gli conviene, e di natura politica, cioè di quegli ambienti politici e ministeriali sempre molto preoccupati a stroncare ogni fenomeno sociale, culturale e politico considerato troppo indipendente.
Ecco perché non bastano le migliaia di firme a sostegno di Macao già raccolte in tempo record e la grande solidarietà e condivisione che gli occupanti hanno già ricevuto. No, c’è bisogno di un salto di qualità, che riguarda tutti quanti, nessuno escluso: partiti, movimenti, mondo della cultura, associazioni, sindacati, rappresentanze istituzionali e singoli cittadini e cittadine.
A Milano il problema si chiama spazi vuoti e abbandonati, il più delle volte per interessi speculativi, e non certo Macao, che anzi rappresenta una grande occasione per la città, come ha già dimostrato la sua prima settimana di vita. In pochi giorni, i ragazzi e le ragazze di Macao sono riusciti ad innescare uno straordinario processo di partecipazione e creatività culturale, come da tempo non si vedeva.
Certo, che a De Corato e agli altri esponenti del Pdl e della Lega non gliene freghi nulla di tutto ciò possiamo capirlo, visto che nei quasi vent’anni di governo cittadino non hanno fatto altro che favorire gli interessi immobiliari privati a discapito del bene comune. Ma francamente siamo esterrefatti di fronte alle parole di alcuni esponenti del centrosinistra milanese, per fortuna pochi, che stanno inneggiando allo sgombero.
Da parte nostra, comunque, stiamo dalla parte di Macao e pensiamo che la questione vada riportata serenamente ad un livello di confronto e che ogni ipotesi di sgombero forzato vada respinta.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer