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NOKIA SIEMENS SI APPRESTA AD ABBANDONARE LTALIA. GOVERNO E REGIONE IMMOBILI. SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI IN LOTTA.
di lucmu (del 05/07/2012 @ 15:29:44, in Lavoro, linkato 1296 volte)
Nokia Siemens si appresta ad abbandonare l’Italia. Questo è il messaggio inequivocabile che arriva dall’annuncio di 445 licenziamenti contro i quali i lavoratori della multinazionale stanno scioperando ormai per il secondo giorno consecutivo.
E così, Milano e la Lombardia rischiano di perdere un altro pezzo di telecomunicazioni, con relative professionalità ed occupazione, senza che le istituzioni nazionali e regionali mostrino qualche segno di reazione che vada oltre alle dichiarazioni di rito, a convocazioni di tavoli e, forse, agli ammortizzatori sociali.
Oggi c’è una crisi brutale su scala internazionale, certo, ma il processo di desertificazione produttiva della nostra regione, che comprende in maniera sempre più virulenta anche i settori avanzati, come quello delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, era iniziato anni fa. Agile-Eutelia, Itatel, Alcatel, Jabil, Sirti eccetera, la lista è lunga. E ora, appunto, sembra che anche la vicenda Nokia Siemens Networks arrivi al suo epilogo.
Nokia Siemens è una multinazionale che non aveva mai dato molto peso alla propria parola, né mostrato troppo rispetto per gli accordi, anche se firmati ai massimi livelli. Basterebbe, a tal proposito, ricordare l’intesa con il Ministero del 2007, quando il gruppo si impegnò a mantenere tutti i siti produttivi italiani. Ebbene, qualche anno più tardi chiuse lo stabilimento di Cinisello Balsamo e alla fine del 2011 la Jabil, ramo d'azienda di Nokia Siemens ceduto proprio nel 2007, chiuse il sito di Cassina de’ Pecchi, licenziando 325 lavoratori, eccetera eccetera.
Ma se la multinazionale ha potuto comportarsi in questa maniera, questo era dovuto anche all’atteggiamento remissivo di Governo e Regione, che non solo non hanno mai alzato seriamente la voce, ma nemmeno mai definito un straccio di politica industriale che tentasse di contrastare o arginare la desertificazione produttiva.
Se oggi, ancora una volta, si assisterà passivamente ai 445 licenziamenti di Nokia Siemens, occupandosi se va bene degli ammortizzatori sociali, domani anche quello che rimane sparirà E qui non si tratta di fare gli uccelli del malaugurio, ma semplicemente di fare due conti: il gruppo ha 1104 dipendenti in Italia, di cui quasi tre quarti a Cassina de’ Pecchi, e l’attuale procedura di mobilità, oltre a prevedere la chiusura delle sedi di Palermo e Catania, concentra 367 esuberi a Cassina, cioè lo stabilimento principale. Qualcuno può seriamente pensare che una Cassina dimezzata e senza piano industriale possa promettere un futuro?
Da parte nostra, esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori e alla lavoratrici di Nokia Siemens e sosteniamo la loro mobilitazione, che oggi assume per il nostro territorio un'indubbia valenza generale.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
 
per seguire la lotta dei lavoratori Nokia Siemens visita il blog delle Rsu di NSN e il sito della Fiom Milano.