CANCELLATO DI NUOVO IL MURALE DI DAX. UNA SQUALLIDA PROVOCAZIONE
Da non credersi! Stamattina il Comune di Milano ha fatto cancellare il murale sulla Darsena in memoria di Dax, appena rifatto. E pensare che erano passate soltanto poche ore dalla fine delle iniziative che ricordavano l’anniversario dell’omicidio del giovane milanese assassinato dai neofascisti.
Certo, sappiamo bene come la pensa il vicesindaco De Corato a proposito della memoria storica e tutti in città conoscono le sue crociate per riabilitare il fascismo storico, sradicare le lapidi in piazza Fontana e cancellare i murales di sinistra. Ma quanto accaduto oggi ha un sapore strano, sa di eccesso e di provocazione.
In politica la scelta dei tempi non è mai casuale e non c’era giornata più sbagliata di quella di oggi per cancellare quel murale. Ebbene sì, perché ieri cadeva appunto il quinto anniversario dell’omicidio di Dax e domani ricorre il trentennale dell’assassinio di Fausto e Iaio, tuttora impunito. E, a Milano, queste date le conoscono tutti, a partire dal vicesindaco.
E allora, perché cancellarlo proprio oggi? Perché si spera in qualche reazione impulsiva da giocarsi in campagna elettorale? O semplicemente perché si vuole comunicare alla città che l’antifascismo non ha più cittadinanza, nemmeno quando di mezzo ci sono i morti ammazzati?
Comunque sia, lo squallido atto di oggi non fa che rafforzare la nostra convinzione che a Milano vi è un grande bisogno, civile e culturale, di investire energie, intelligenza e passioni per tenere viva la memoria e contrastare ogni compromesso con le tesi revisioniste, ahinoi sponsorizzate con ogni mezzo dalla seconda carica della nostra città.
comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
|