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CASE POPOLARI: GOVERNO REGIONALE SOFFRE DI AUTISMO POLITICO
di lucmu (del 22/05/2008 @ 14:07:34, in Casa, linkato 945 volte)
Il governo regionale lombardo soffre di evidente autismo politico. Non c’è altra replica possibile alle parole dell’assessore regionale alla casa, Mario Scotti, che per l’ennesima volta si rifiuta di confrontarsi con la sempre più estesa protesta degli inquilini, delle organizzazioni sindacali e di molti enti locali di fronte all’aumento generalizzato e spesso insostenibile degli affitti nelle case popolari.
La verità è che la Giunta Formigoni, con la legge regionale n. 27, sta scaricando sugli inquilini delle case popolari, cioè sui più deboli, i costi della sua politica di disimpegno dall’edilizia residenziale pubblica, sostanziata con il brutale taglio di mezzo miliardo di euro, operato alla fine del 2006, sugli investimenti per la costruzione e la manutenzione delle case popolari.
E per favore, smettiamola con la favola che ci sarebbero locatari che pagano soltanto 50 euro al mese per abitare nelle case popolari. La verità è un po’ diversa, cioè che ogni inquilino, già oggi e a prescindere dalle sue condizioni economiche, paga in aggiunta al canone anche tra 1.300 e 1.500 euro all’anno sotto la voce “spese”, comprendendo persino spese improprie e i diffusi sprechi delle Aler e degli enti gestori, che il governo regionale proprio non vuole affrontare.
Chiediamo dunque ancora una volta un gesto di responsabilità, cioè la sospensione immediata degli aumenti degli affitti e la riapertura del confronto con i sindacati inquilini e con l’opposizione in Consiglio regionale.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer