\\ Home Page : Articolo : Stampa
25 APRILE: ALTRO CHE FESTA DI TUTTI. CHI NON CONDIVIDE VALORI ANTIFASCISMO NON VENGA O ACCETTI DI ESSERE CONTESTATO
di lucmu (del 24/04/2009 @ 16:26:22, in Antifascismo, linkato 1025 volte)
Se al corteo milanese del 25 aprile qualcuno verrà fischiato o contestato, per favore non facciamo gli scandalizzati. Meglio dircelo subito. E dovrebbero accettarlo anzitutto quanti in questi giorni e ore, tirando per la giacchetta le parole del Presidente Napolitano, invocano la “festa di tutti” per svuotare di ogni contenuto l’anniversario della Liberazione e conquistare un palcoscenico per loro stessi.
Il 25 aprile non è il ferragosto. È il giorno in cui si ricorda l’atto di nascita della nostra repubblica democratica, poi codificata nella Costituzione. Ed è il giorno in cui si rende omaggio agli artefici della liberazione, rigenerando la memoria dei loro sacrifici. Gli uomini  e le donne della Resistenza prima di tutto, i militari che dopo l’8 settembre combatterono i nazisti, coloro che furono deportati, torturati, assassinati e tutti quelli che si opposero al fascismo e al nazismo.
Non occorrono patenti o determinate militanze politiche per essere a casa propria nel corteo del 25 aprile. Ma occorre una scelta di campo, cioè un’adesione ai principi e ai valori dell’antifascismo, questo sì. Quanti pensano che partigiani e repubblichini, antifascisti e fascisti siano cose equivalenti e quanti fomentano oggi un nuovo razzismo o considerano perfettamente normale che Milano ospiti raduni di nazifascisti e di negazionisti, farebbero meglio a non venire al corteo. Non perché lo diciamo noi o qualcun altro, ma per semplice coerenza loro.
Se invece vogliono venire lo stesso, per farsi fotografare e intervistare o perché pensano che sia giunto il momento di archiviare l’antifascismo, si accomodino pure, ma non pretendano applausi. E noi non diremo di certo a nessuno di non fischiarli.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer