Che la Giunta Formigoni fosse poco rispettosa delle pronunce della magistratura lo sapevamo già, ma che addirittura provasse ad annullare una sentenza del Consiglio di Stato per mezzo di una legge retroattiva, non l’avevamo ancora visto.
Perché oggi pomeriggio, in Commissione II (Affari Istituzionali), è successo proprio questo. A pochi minuti dal voto finale sull’Assestamento di bilancio 2009, che andrà in aula nell’ultima settimana di luglio, come il classico coniglio dal cilindro è saltato fuori un emendamento che con il bilancio non c’entra nulla, e che interviene su una vicenda che riguarda una trentina di alti funzionari dell’Amministrazione regionale, assunti nel 2006 in base a un concorso illegittimo.
Questi dirigenti sono tuttora in servizio e appongono la loro firma su atti amministrativi di primaria importanza nonostante il Consiglio di Stato, respingendo tre mesi fa un ricorso di Regione Lombardia, abbia confermato la sentenza di primo grado già emessa dal TAR nel 2008, in cui il concorso e le conseguenti assunzioni erano state dichiarati illegittimi.
La ragione dell’illegittimità sta nel fatto che il bando non era stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, ma soltanto sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, precludendo così la partecipazione ai cittadini italiani che in quel momento si trovassero in un’altra regione del paese.
Ebbene, mediante l’emendamento presentato oggi si modifica la legge regionale n. 20/2008 (Testo unico sul personale), introducendo il principio che d’ora in poi i bandi di concorso devono essere pubblicati soltanto sul bollettino regionale e, soprattutto, che questa nuova norma ha valenza retroattiva. Cioè, come per magia, il concorso illegittimo diventa legittimo e la condanna della magistratura amministrativa si trasforma in un’assoluzione.
Un emendamento talmente ardito e disinvolto da suscitare perplessità persino tra gli stessi commissari del centrodestra, dopo il nostro intervento. Quindi, su richiesta dell’opposizione e con una decisione unanime, la Commissione ha incaricato l’ufficio legale del Consiglio regionale di fornire un parere legale prima della discussione in aula.
Chiediamo alla Giunta regionale di ritirare immediatamente l’emendamento salva-dirigenti e di sanare la situazione nel quadro della legalità, adeguandosi dunque alla sentenza della magistratura amministrativa.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
qui sotto puoi scaricare il testo dell’emendamento votato oggi in Commissione II