ASSESSORE REGIONALE PROPONE NUMERO CHIUSO PER SINTI E ROM A MILANO. SIAMO ALLA SELEZIONE ETNICA
Stefano Maullu si è evidentemente fatto prendere la mano dalle ansie pre-elettorali, perché una cosa è se una Ferretto o un Borghezio qualsiasi invocano la selezione etnica, ma ben altra cosa è se lo propone formalmente l’Assessore alla Polizia Locale della Lombardia.
Insomma, secondo Maullu, a Milano e nei comuni dell’hinterland andrebbe stabilito un numero chiuso per i “nomadi” e quelli in sovrannumero andrebbero cacciati via. I rom stranieri con un decreto di espulsione e i sinti e i rom italiani con un foglio di via.
Non è affatto chiaro dalle dichiarazioni di Maullu come dovrebbe avvenire concretamente questa selezione, cioè come lui intende distinguere tra “buoni” e “cattivi”, e probabilmente non lo sa nemmeno lui, ma una cosa è chiarissima: egli propone un numero chiuso su base etnica.
Altro che “esperienza francese”, alla quale Maullu pretende ispirarsi, le sue parole ricordano piuttosto certi discorsi in voga nella Germania di settant’anni fa.
Capiamo molto bene che si è aperto lo scontro intestino al centrodestra in vista delle imminenti elezioni regionali e che Maullu cerca di rincorrere la Lega e l’estrema destra sul loro terreno. Ma c’è un limite a tutto e l’Assessore regionale alla Polizia Locale oggi lo ha decisamente oltrepassato.
Riteniamo pertanto necessario che il Presidente Formigoni chiarisca urgentemente se la proposta del suo Assessore è stata fatta a nome di Regione Lombardia oppure no. E non si tratta certo di una questione di lana caprina.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer
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