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METALMECCANICI: CONTRATTO SEPARATO FIM-UILM E FEDERMECCANICA E' UN ATTENTO ALLA RESISTENZA DEI LAVORATORI CONTRO LA CRISI
di lucmu (del 15/10/2009 @ 16:31:12, in Lavoro, linkato 909 volte)
Il contratto separato firmato oggi da Fim e Uilm con Federmeccanica è deprecabile, non soltanto per la sua carica antidemocratica, nel metodo e nel merito, ma anche per gli effetti deleteri che rischia di produrre sulle numerose crisi aziendali in atto. In altre parole, l’accordo separato rappresenta un vero e proprio attentato alla resistenza dei lavoratori di fronte alla crisi.
Il settore metalmeccanico e informatico è oggi tra quelli più colpiti. È così in Italia ed è così in particolare in Lombardia. Lunghissimo è l’elenco di crisi e vertenze (TenarisDalmine, Metalli Preziosi, Lares, Eutelia, Nokia-Siemens, ecc. ecc.), dove la tenuta dei lavoratori e della speranza di salvaguardare attività produttive e occupazione sono appesi anche alla capacità di stare uniti. Inserire dall’alto divisioni così dirompenti e violente, rischia di produrre confusione e fratture in un momento molto delicato e dunque di favorire l’erosione di posti di lavoro.
Non ci sorprende che la parte padronale, cioè Federmeccanica, voglia giocare fino in fondo al tanto peggio tanto meglio, ma che i vertici di Fim e Uilm non siano stati capaci di anteporre gli interessi dei lavoratori a quelli della propria bottega, nemmeno nel momento più duro della crisi, ci amareggia profondamente e carica quei dirigenti sindacali di una responsabilità immane.
C’è un unico modo per uscire da questa situazione e per non compromettere le lotte per i posti di lavoro: la parola va restituita agli unici titolati a decidere sul contratto, cioè ai lavoratori e alle lavoratrici. Insomma, si faccia subito un referendum sul contratto.
Da parte nostra, comunque, rafforzeremo la vicinanza alle maestranze delle aziende in crisi e cercheremo di dare un contributo, per quanto possiamo, perché questo sciagurato accordo separato non si traduca in uno sgretolamento delle lotte di resistenza, come evidentemente auspica Federmeccanica e non solo.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer