È stata sgomberata la baraccopoli rom di via Rubattino. E come al solito, oltre il 90% delle quasi 200 persone normalmente presenti, bambini compresi, è finita a vagare per le strade della metropoli e riemergerà in qualche altro tugurio malsano.
Sono gli sgomberi senza alternative e senza senso, che amano tanto De Corato e la Lega, specie in campagna elettorale, e che si disinteressano perfino del destino dei bambini attualmente inseriti nelle scuole della zona.
Abbiamo letto, infatti, con vivo stupore le dichiarazioni del Prefetto Lombardi, rilasciate all’agenzia Omnimilano, che sostengono che lo sgombero sia stato effettuato prima dell’inizio dell’anno scolastico proprio “per consentire ai servizi sociali del Comune di assistere la popolazione scolare”.
In realtà, ci risulta che i servizi sociali si siano limitati, come peraltro abitualmente accade, a proporre soluzioni emergenziali alle sole donne con minori. E, come sempre, la risposta all’ipotesi di divisione del nucleo familiare tende ad essere negativa nel 90% dei casi.
Non ci risulta, invece, alcun censimento o interessamento specifico degli operatori dei servizi sociali presenti rispetto ai minori inseriti nelle scuole della zona. Peraltro, De Corato, nel suo lungo comunicato di rivendicazione, non menziona nemmeno l’esistenza di bambini tra gli sgomberati.
E così, come al solito anche in questo caso, stamattina gli unici presenti a preoccuparsi di non perdere i contatti con i bimbi e di tentare di garantire la continuità del percorso scolastico sono stati e sono gli insegnanti e i genitori delle scuole della zona, che non da oggi si impegnano volontariamente in quel senso.
Insomma, De Corato e il Comune se ne fregano e poi ci devono pensare i cittadini volontari. E nel frattempo, a quanto pare, si raccontano pure delle favole al Prefetto.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer