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SOSTENERE LE POPOLAZIONI DELL’EMILIA COLPITE DAL TERREMOTO - COSA FARE A MILANO
di lucmu (del 31/05/2012 @ 09:53:40, in Territorio, linkato 1499 volte)
Ci sarà ancora molto da dire e da discutere sul terremoto che ha colpito l’Emilia e il mantovano, specie per quanto riguarda (ancora una volta!) la prevenzione e le norme antisismiche. Già, perché la ragione del crollo di quei capannoni di recente costruzione, responsabili della morte di tanti operai, è purtroppo estremamente banale: non erano costruiti per far fronte ad oscillazioni orizzontali, cioè a terremoti anche di entità media…
Una questione che riguarda direttamente la sfera pubblica, del legiferare e del governare, così com’è di responsabilità pubblica, a partire dalla Presidenza della Repubblica, la stupefacente e stupida autoreferenzialità che ha portato alla conferma della parata militare del 2 giugno.
Di tutto questo si parlerà ancora, anzi si sta già parlando. E giustamente, aggiungo. Tuttavia, oggi è anche il momento di fare un’altra cosa e con urgenza: portare alle popolazioni colpite la nostra solidarietà, umana e materiale.
Umana, perché in situazioni come queste non sentirsi soli è un aiuto molto concreto e importante. Materiale, perché c’è bisogno di un sacco di cose nel momento dell’emergenza, come ci confermano peraltro gli appelli che giungono anche in queste ore dai territori colpiti. Certo, sono cose di cui si deve occupare lo Stato, nelle sue molteplici articolazioni, e poi, direte voi, ci sono gli sms da mandare, le grandi campagne di sottoscrizione delle grandi organizzazioni, delle tv eccetera. Tutto vero, anche se su certe campagne ci sarebbe molto da ridire, ma poi c’è anche qualcosa d’altro, di maledettamente prezioso. Cioè, la solidarietà diretta e diffusa che, per fortuna, si sta mobilitando anche questa volta.
Ebbene, io penso che le iniziative dal basso, di solidarietà diretta vadano sostenute e praticate. Non vi voglio proporre liste esaustive di azioni, ma semplicemente elencarne alcune, di cui sono a conoscenza, delle quali penso ci si possa fidare e che sono coordinate con i territori colpiti. Le trovate qui sotto. Per il resto, vi invito ad usare lo spazio dei commenti per aggiungere, integrare ecc.
 
Luciano Muhlbauer
 
 
A Milano, il centro sociale Zam ha allestito un punto di raccolta materiale (dai pannolini fino ai piatti di plastica), operativo da oggi. L’iniziativa è coordinata con il lavoro del Laboratorio AQ 16 di Reggio Emilia e con le attività delle Brigate di Solidarietà Attiva. Per tutte le info cliccate qui (verificate eventuali aggiornamenti): RACCOLTA DI MATERIALE PER LA POPOLAZIONE DELL’EMILIA COLPITA DAL TERREMOTO.
AGGIORNAMENTO DEL 5 GIUGNO: per un resoconto della prima consegna di materiali da parte di Zam e sul proseguo della raccolta, leggete Cavezzo, la solidarietà da Milano. Continua la raccolta a ZAM!
AGGIORNAMENTO DEL 12 GIUGNO: il resoconto della seconda consegna Ritorno a Cavezzo. Solidarietà senza divise
 
Poi ci sono dei conti correnti, su cui effettuare dei versamenti. Eccovi due:
 
Arci nazionale d’intesa con l'Arci dell’Emilia Romagna e della Lombardia (per info clicca qui):
Banca Etica
c/c 145350
Iban: IT 39 V 05018 03200 000000145350
intestazione: ASSOCIAZIONE ARCI
Causale -Emergenza TERREMOTO in NORD ITALIA
Via dei Monti di Pietralata, n.16
00157 Roma
 
Usb (Unione Sindacale di Base):
BANCA UGF
IBAN: IT36 X031 2702 4090 0001 2345 678
FEDERAZIONE USB EMILIA ROMAGNA
CAUSALE: PRO TERREMOTO
(per info clicca qui)
 
Slow Food, raccoglie fondi per sostenere le comunità e le realtà produttive più colpite (info qui):
UNICREDIT BANCA
Codice Iban: IT12P0200846041000102096108
Causale del versamento: raccolta fondi pro Emilia