FIOM 5/6 DICEMBRE: UNO SCIOPERO NECESSARIO - GLI APPUNTAMENTI MILANESI DEL 5
FIOM 5/6 DICEMBRE: UNO SCIOPERO NECESSARIO - GLI APPUNTAMENTI MILANESI DEL 5
di lucmu (del 04/12/2012, in Lavoro, linkato 1093 volte)
Il 5 (Lombardia, Marche e Toscana) e il 6 dicembre (le altre regioni) è di nuovo sciopero generale dei metalmeccanici, proclamato dalla Fiom. Uno sciopero sacrosanto, perché siamo alla vigilia di un ulteriore strappo nelle relazioni sindacali o meglio, di un ulteriore passo in direzione della generalizzazione del modello Pomigliano. Infatti, Fim e Uilm sono pronte a firmare con Federmeccanica un nuovo contratto nazionale separato.
L’ipotesi di accordo sulla quale stanno lavorando Fim e Uilm, escludendo peraltro a priori la Fiom e, come sempre, i sindacati di base, è di fatto un’accettazione in toto della piattaforma di Federmeccanica, che si pone in perfetta continuità con i contratti aziendali imposti in Fiat da Marchionne, con le modifiche legislative introdotte dai governi Berlusconi e Monti e con l’accordo sulla produttività firmato il 21 novembre scorso.
E così, il leitmotiv è ancora una volta la riduzione tendenziale del salario, mediante il meccanismo di legarne una quota alla produttività, l’aumento dell’orario del lavoro normale e di quello straordinario, la derogabilità delle norme e, persino, il non pagamento al 100% dei primi tre giorni di malattia. Insomma, la solita tesi secondo la quale l’unica cosa da fare in tempi di crisi è tagliare salario e diritti, nonché quello che rimane della democrazia nei luoghi di lavoro.
Nel frattempo, tutti i dati disponibili, da qualunque fonte provengano, sia a livello nazionale che regionale, confermano una crisi occupazionale senza precedenti, l’aumento dei licenziamenti e della disoccupazione. Ma mai nessuno di coloro che predicano i sacrifici a senso unico, cioè per lavoratori, precari e disoccupati, si è mai degnato di spiegare come si possa rilanciare l’occupazione allontanando l’età pensionabile e aumentando l’orario di lavoro. E nemmeno come si possa pensare di rilanciare l’economia puntando sulla mera ed illusoria competizione salariale con la Serbia o la Cina, senza preoccuparsi della domanda interna. No, tutto ciò non servirà ad avvicinare una fuoriuscita dalla crisi, ma al massimo a migliorare le condizioni di vita di qualche dirigente d’azienda e a rafforzare i privilegi di qualche burocrate sindacale senza scrupoli.
Domani sarà dunque uno sciopero difficile, non fosse altro perché è l’ennesimo di una lunga serie in una categoria fortemente colpita da cassa e mobilità, ma anche uno sciopero necessario, perché la strada indicata da Fim, Uilm, Confindustria, Marchionne e Monti porta diritto in un vicolo cieco. E non si tratta di una questione che riguarda i soli metalmeccanici, poiché quello che oggi succede tra i metalmeccanici, domani succederà dappertutto.
Per quanto riguarda gli appuntamenti di piazza a Milano, per mercoledì 5 dicembre, ecco la situazione:
- ore 9.30, P.ta Venezia, manifestazione regionale della Fiom, con arrivo in Duomo. Per gli appuntamenti del 5 e 6 dicembre nelle altre regioni vedi qui;
come volevasi dimostrare, Fim, Uilm e Federmeccanica, non hanno nemmeno atteso la fine della prima giornata di sciopero per firmare il loro contratto da imporre a tutti gli operai metalmeccanici.. Insomma, giusto per provocare un po'...
E' giusto occuparsi degli operai, ma nessuno pensa agli speculatori finanziari? Anche loro soffrono la crisi, poverini. Poi si sfiduciano e non sprecano più i noltri soldi. Dai aiutiamoli: c'è una bellissima iniziativa in loro aiuto a questo link: