Oggi al Politecnico di Milano è andato in scena un autentico sfregio alla città. Dentro l’ateneo si è tenuto, con l’autorizzazione del rettore, un convegno neonazista e fuori gli studenti antifascisti che protestavano sono stati caricati dalla polizia.
È di una gravità inaudita quanto successo stamattina e la responsabilità grava interamente sulle spalle del rettore del Politecnico. Infatti, i responsabili dell’ateneo non potevano non conoscere la natura politica del convegno e degli organizzatori, cioè il gruppo “Alpha”, espressione della formazione neonazista “Lealtà e Azione”, poiché agli stessi era stata negata pochi giorni fa l’autorizzazione da parte della Statale, dov’era inizialmente prevista l’iniziativa.
In Statale gli studenti antifascisti si erano mobilitati da tempo e una volta chiarito chi erano i soggetti che si celano dietro la sigla “Alpha”, l’università ha loro giustamente negato l’agibilità. Nessuno si era però fidato, perché i nazi erano decisi a trovarsi lo stesso e così, da stamattina la Statale era presidiata dagli studenti. Quello che però nessuno ha osato immaginarsi è che i nazi avrebbero trovato porte aperte da parte del rettore del Politecnico.
Quanto avvenuto è grave in sé, ma ancora più inquietante appare alla luce del fatto che da anni i vari gruppi della galassia neofascista e neonazista tentano di mettere radici a Milano e di conquistarsi legittimità pubblica. E grazie alle scelte del Politecnico ora possono dire di aver realizzato un convegno neonazista con l’autorizzazione dell’ateneo e, quindi, anche con la protezione degli organi di polizia.
Una pessima notizia per Milano e occorre che Milano sappia reagire a questo scempio.
Al politecnico si può fare una conferenza senza chiedere al Rettore. Al di fuori di un regno feudale puo sembrare una cosa banale e forse scontata. Al poli le liste nere non prendono una manciata di voti, si fa festa scrostando l' aggettivo "regio" dalla facciata, si reindirizzano in servizi agli studenti fondi ministeriali antichi e mai usati assegnati per ricerche volte a "dimostrare la supremazia raziale". Il "poliFascio" è un illusione creata da gruppo Apha o da luciano?
Magari informati su come siano andate le cose prima di scrivere, e informati su quale sia la reale responsabilità del rettore e degli uffici amministrativi.
Vabbè, pare che il “non sapevo” del rettore del Poli sia sufficiente per qualcuno per dire che non è successo nulla. Rimane il fatto che in Statale da una settimana si parlava di quel convegno, che il rettore Vago l’aveva vietato, che tutti sapevano che i nazi l’avrebbero fatto lo stesso in quella mattinata, che ciononostante il Poli autorizza senza fare domande un convegno proprio quella mattinata su richiesta di una gruppo di studenti di destra e che, infine, revoca l’autorizzazione soltanto quando gli antifascisti sono partiti dalla Statale e che la Questura l’ha informato che c’erano casini in arrivo. Mai pensato che Azzone fosse un fan dei nazi o simili sciocchezze, ma che faccia parte di quanti a Milano continuano a sottovalutare e minimizzare, questo sì. Ed è questa negligenza che ha reso possibile lo scempio di ieri e che rende autorità accademiche del Poli responsabili.