A Milano tocca anche quest’anno la sua primavera nera. Ormai sembra diventata una triste consuetudine e così, non appena l’inverno accenna ad andarsene, i vari gruppi della galassia nazifascista, con annessi buoni uffici della destra istituzionale, fanno convergere le loro iniziative sulla territorio milanese. L’obiettivo è sempre lo stesso, cioè mettere nuove radici e rafforzarsi organizzativamente e politicamente in una metropoli che tradizionalmente non li ha mai amati.
E questa volta, visto che si avvicinano le elezioni europee, si inizia con una provocazione in grande stile: i fascisti di Casa Pound annunciano per sabato 15 marzo un’iniziativa pubblica a Milano, in luogo non ancora comunicato, con due esponenti del partito neonazista greco, Alba Dorata. In altre parole, il partito considerato un’organizzazione criminale dai magistrati ellenici e additato da mezzo mondo come un pericolo per la democrazia in Europa, dovrebbe parlare tranquillamente a Milano e per giunta il giorno prima dell’anniversario dell’omicidio fascista di Dax. Pazzesco! E c’è davvero da augurarsi che di fronte a questa eventualità non siano soltanto i soliti ad attivarsi per dire che a Milano per i nazisti non c’è proprio posto.
Ma, appunto, non stiamo parlando soltanto di una singola provocazione, ma di un insieme di iniziative e fatti. In questo senso, va anzitutto ricordato che le giornate in cui si ricorda Dax fanno gola non soltanto a casa Casa Pound, ma anche a Forza Nuova, che lo stesso 15 marzo organizza nella vicina Monza un’iniziativa pubblica con Roberto Fiore. In quel caso si conosce già il luogo, cioè l’Hotel della Regione, ed è già prevista una mobilitazione antifascista.
L’elenco potrebbe proseguire a lungo, ma ci limitiamo a ricordare altri due fatti, forse quelli più significativi. Il primo è l’apertura della nuova sede milanese di Lealtà e Azione, una sigla di copertura del movimento neonazista Hammerskin, nello stesso luogo che fu di Cuore Nero. Cioè, in via Pareto, a due passi dalla Cascina Autogestita Torchiera…
Il secondo è l’ingresso ufficiale di Casa Pound nel Consiglio comunale di Novate Milanese. La vicenda è torbida, perché nasce da una consigliera ex Pdl in conflitto con i capi locali di Forza Italia, che un bel giorno decide di costituire il gruppo di Casa Pound. Ma da cosa nasce cosa e siccome tra qualche mese ci sono le amministrative, ora i fascisti di Casa Pound non si vogliono più muovere da Novate.
Insomma, vicende diverse tra di loro, ma che convergono nel tempo e nello spazio e che nel loro insieme ci restituiscono bene il quadro di una galassia nazifascista, profondamente divisa al suo interno, ma capace di lavorare con determinazione nella medesima direzione per rafforzarsi e avanzare sul territorio. Infatti, questo è il punto e questa è la posta in gioca.
Per questo occorre reagire con fermezza e con intelligenza, senza farsi prendere dall’ansia, costruendo mobilitazione, conflitto e consenso e, soprattutto, non perdendo di vista l’obiettivo, cioè impedire che i gruppi nazifascisti avanzino anche solo di un millimetro nell’area milanese.