“Una legge che espropria la legittima autonomia del Comune di Monza sul governo del proprio territorio, che lascia un’ombra inquietante di possibili interessi privati anche su Campione d’Italia, che avalla norme anticostituzionali contro la libertà di culto e di aggregazione sociale.
Una legge di scambio tra Forza Italia e Lega Nord, una legge scandalosa di cui, a quanto pare, si vergognano anche esponenti della maggioranza visto che ben sette di loro, nel segreto dell’urna, hanno votato contro”.
Così i consiglieri del Gruppo di Rifondazione Comunista commentano il voto finale alla modifica della legge urbanistica, approvata questo pomeriggio in Consiglio regionale.
“Un atto in totale sintonia, del resto - proseguono Mario Agostinelli, Luciano Muhlbauer e Osvaldo Squassina - con la modalità scelta dal centrodestra per l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio, Ettore Albertoni. Un uomo proposto da Bossi, che già stamattina nel suo discorso d’esordio ha eluso qualsiasi impegno di garanzia e che ha proclamato una fase costituente, senza però assumere alcuna responsabilità concreta in tal senso nei confronti dell’istituzione che presiede”.
“Per queste ragioni - concludono i tre consiglieri del Prc - Rifondazione Comunista ha votato contro la legge urbanistica e ha espresso una critica e una formale censura rispetto all’elezione del Presidente non partecipando al voto”.