Il centrodestra ha fatto male i conti, sottovalutando la determinazione dell’Unione a contrastare con ogni mezzo consentito la sua stravagante e scandalosa leggina sul territorio. Così, non soltanto la terza seduta consecutiva del Consiglio regionale è terminata con un nulla di fatto, grazie all’ostruzionismo delle opposizioni, ma nemmeno la riconvocazione annunciata per martedì prossimo si farà. Oggi l’ufficio di presidenza si è dovuto arrendere all’evidenza e il tutto è rinviato alla conferenza dei capigruppo.
Il centrodestra si è rifiutato, sin dall’inizio, di dialogare, deridendo le opposizioni, umiliando il Comune di Monza e insultando i musulmani lombardi prima e i giovani dei centri sociali poi. Ma ora è la maggioranza formigoniana a essere in difficoltà, dopo tre sedute andate a vuoto e con l’incapacità di riconvocare il Consiglio in tempi brevi.
La domanda che a questo punto vogliamo fare a Formigoni e ai partiti del centrodestra è la seguente: vale davvero la pena prolungare ancora il conflitto istituzionale semplicemente per impedire ai monzesi di poter decidere sul loro territorio e per discriminare i musulmani e i centri sociali?
Rifondazione Comunista è disponibile da subito a collaborare all’approvazione in tempi brevi delle norme urgenti e tecniche sull’urbanistica, purché venga rimosso il vulnus delle due modifiche riguardanti la misura di salvaguardia e il mutamento di destinazione d’uso.